Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race: alla scoperta della “Queen Stage”

Lungo i 458 km dell’edizione 2020 di Appenninica MTB Parmigiano Reggiano Stage Race ci sarà molto da scoprire e da sudare, fra i mille saliscendi sparsi sulle sette frazioni dal 19 al 25 luglio prossimo, alle prese con sterrati, pietre e single trails.

Fra tutte, c’è però una data segnata con il cerchio rosso da tutti gli ardimentosi di Appenninica: mercoledì 22 Luglio, il giorno della 4a tappa, la Queen Stage. In programma 105 km, da Fanano (MO) a Castelnovo ne’ Monti (RE), con la bellezza di oltre 4.200 metri di dislivello. Il rapporto fra dislivello e chilometri percorsi rende proprio la Queen Stage di Appenninica una delle più dure di tutte le gare a tappe in programma nella stagione 2020: un motivo d’orgoglio in più per chi sarà in grado di completarla, ma sarà un privilegio tutto da conquistare.

“Sarà una tappa di difficile interpretazione – spiega il Direttore di Percorso Luca Bortolotti -. Dopo la partenza di Fanano si andrà in direzione Monte Cimone, per una salita prevalentemente in asfalto di quasi 18 chilometri con pendenza costante. L’ultima parte sarà su strada forestale e ci si sposterà su un crinale che precederà la prima lunga discesa verso Pievepelago, tutta su sentiero e una parte finale su una vecchia mulattiera, con molte curve”.

“In questo tratto sarà importante recuperare, perché a Pievepelago ci sarà un’altra salita lungo il Rio Perticara che porta al Passo del Saltello, altra lunga ascesa su sentiero. In effetti, dal chilometro 30 al 95 avremo il 90% di strade sterrate, che metteranno a dura prova gli atleti con molte insidie e senza spazio per respirare”.

“Scesi a Civago, i rider troveranno uno dei trail più belli e affascinati dell’intera settimana. Da Civago si risalirà per un traverso lunghissimo, molto tecnico e pieno di “mangia e bevi”, che essendo posto dopo 70 chilometri si farà sentire nelle gambe dei bikers. Si arriverà a Rescadore con un tratto veloce, in cui si dovrà rilanciare molto, su un fondo costellato di pietre e ostacoli. Da lì altra lunga risalita che affianca il rifugio Monte Orsaro e termina sul Passo della Cisa, dove si potrà respirare qualche istante. Un sentiero porterà fino al borgo medievale di Sologno e poi fino al ponte che attraversa il fiume Secchia da dove si comincerà a vedere la Pietra di Bismantova. Si tornerà quindi su asfalto su strada provinciale fino all’arrivo di Castelnovo ne’ Monti”.