E’ difficile immaginare una vita senza gare, senza l’adrenalina del pettorale. Ho corso inseguendo la mia passione. Ho corso per me, per la mia squadra e per i miei cari. Ho sempre pedalato a testa bassa mettendo in pratica anni e anni di sacrifici e duro lavoro. Ho percorso migliaia e migliaia di km. Ho scalato montagne e ho versato litri di sudore. Molti mi hanno chiesto il perché di tutto questo e la mia risposta è stata sempre la stessa: “ Lo sport mi ha insegnato ad essere un uomo migliore ”
Queste settimane sono state dure e non è stato facile gestire la pressione. Quando ti dicono che non potrai più correre ai massimi livelli ti cade il mondo addosso. La bici è sempre stata per me sinonimo di passione gioia e felicità e questa mia visione purtroppo oggi deve fare i conti con un verdetto, difficile da digerire. E’ veramente un boccone amaro che solo il tempo potrà addolcire. Il mio desiderio è di non allontanarmi dal mondo delle gare ma di essere ancora lì sul campo a lottare dando il mio contributo. Ora voglio dire un grande grazie alla famiglia Bechis che mi ha visto crescere come corridore e a Loredana Manzoni. Ringrazio i miei compagni di squadra Juri e Mattia, i meccanici Guido e Ivan, il mio team Manager Mario e il presidente Ivano Camozzi e Donatella Suardi. Un grazie speciale a tutto lo staff di SCOTT Italia per avermi accompagnato in questa stupenda avventura senza mai avermi fatto mancare niente sia a livello umano che professionale.
Infine un grande abbraccio a Daniela che mi è stata accanto supportandomi in questo percorso ricco di soddisfazioni ma anche di momenti difficili.
Lo sport mi ha insegnato ad essere un uomo migliore e sono certo che dopo questa salita affronterò la discesa con il sorriso.
Ci vediamo presto.
Pietro