Certe volte anche chi organizza compie miracoli e a Camigliatello Silano se ne è realizzato uno. La quarta edizione della Sila3Vette è andata in archivio regalando a tutti i presenti, dai partecipanti al pubblico, tre giorni di assoluto spettacolo ma soprattutto di emozioni intensissime, vissute in un clima tipicamente invernale, in un territorio completamente ammantato di bianco dalla neve caduta copiosa due giorni prima della gara, ma riscaldato dall’impegno e dalla passione di chi gareggiava e chi garantiva loro la massima sicurezza. A gestire un evento lungo tre giorni e ben tre percorsi agonistici, il più lungo dei quali di ben 140 km, Giuseppe Guzzo e Mara Carchidi, i due organizzatori, insieme a una ventina di volontari ed è incredibile come un piccolo manipolo di appassionati sia riuscito a portare a termine un evento così grande, giudicato da chi c’era pienamente all’altezza di eventi simili in giro per il mondo, come la Rovaniemi150 o l’Iditasport ai quali tra l’altro la Sila3Vette è associata.
L’OVS1947, di 140 km per 5.500 metri, ha visto al via 10 concorrenti, per quella che era considerata un esperimento, un’edizione zero per capire come gestire quella che era a tutto gli effetti la traversata della Sila, mai compiuta in passato. Alla fine in 3 sono riusciti nell’impresa, Pietro Grande e Ausilia Vistarini che hanno concluso il percorso in sella alle loro Fat-bike e Alberto Micheli, unico a portare a termine l’impresa a piedi. Grande aveva già vinto la Sila3Vette nel 2018, sul percorso classico di 80 km, mentre la Vistarini, passata alla Mtb dopo un grande passato nell’ultratrail, era stata già l’unica a concludere la gara lo scorso anno fra le biker.
Grande spettacolo anche nella 80 km, partita nel tardo pomeriggio di venerdì (la 140 km era scattata alle 7:00 del mattino). Primo assoluto Paolo Pajaro arrivato al traguardo di Camigliatello Silano insieme alla grande campionessa di ultratrail Lisa Borzani, che allarga così anche geograficamente la sua infinita collezione di successi sulle lunghe distanze. In campo maschile seconda piazza a pari merito per Dino Franco Nolly, Lucio Caroni e Piergiuseppe Monegato, fra le donne unica a raggiungere il traguardo oltre alla Borzani è stata Francesca Billi.
Sui 40 km prima posizione per Giuseppe D’Amico, che fa così il bis dello scorso anno, capace di precedere anche la prima Fat-bike, quella di Francesco Sanseviero, terzo un altro runner, Giovanni Giuseppe Bracotto. In campo femminile prima la britannica Jane Williams davanti a Elena Villa, in gara nella Dog Endurance e a Serena Ciccotti.
Solo alla domenica, dopo la chiusura anche della prova non competitiva di 21 km, si è chiusa la Sila3Vette che già dà il suo appuntamento al prossimo anno, promettendo altre novità ma intanto è tempo di portare nel cuore e diffondere le esperienze di chi ha affrontato quest’avventura, scoprendo un pezzo di Calabria per molti sconosciuto e davvero affascinante.