Piattaforma all mountain proposta 10 anni fa dalla canadese Rocky Mountain, la Altitude offriva infatti 140 mm di corse ad entrambe le ruote, con il chiaro intento dunque di una mtb in grado di arrampicare senza particolari difficoltà e garantire in discesa il giusto divertimento.
Il telaio, proposto in carbonio o in alluminio a seconda della versione, presentava vistose curvature sia del tubo orizzontale che dell’obliquo, oltre che generosi rinforzi del piantone.
Lo schema di sospensione offrivala novità di un quadrilatero con Horst-Link, il cui fulcro principale, però, era posizionato al di sopra della retta immaginaria che congiunge l’asse della ruota posteriore con quello del movimento centrale, invece che al di sotto come avviene generalmente con questo tipo di schema.
Sette le versioni disponibili della Altitude, di cui tre in carbonio e quattro in alluminio 7005 idroformato.
Geometrie
Taglie disponibili: | S/M/L/XL |
Angolo sterzo: | 69° |
Angolo piantone: | 76° |
Orizzontale virtuale: | 565-575-595-615 mm |
Altezza movimento centrale: | 330 mm |
Tubo sterzo: | 98-110-130-155 mm |
Carro posteriore: | 429 mm |
Standover: | 693-719-740-770 mm |
Interasse: | 1112-1123-1146-1169 mm |
Pro
La rigidità torsionale del telaio consentiva alla Altitude un’ottima risposta alla spinta sui pedali, quasi al livello di un mezzo da XC, oltre che una buona reattività negli inserimenti in curva. In discesa, invece, il lavoro della sospensione era eccellente e consentiva di sfruttare appieno tutta l’escursione disponibile.
Contro
Era davvero difficile trovarle dei difetti!