COMUNICATO STAMPA
Le colline beriche irraggiate da un sole prepotente hanno ospitato durante questo weekend quella che è la quinta e penultima tappa del circuito 24H Mtb Italian Challenge. Verso sera, col calar del sole l’aria ha cominciato a farsi respirabile. L’apoteosi per i biker è arrivata quando hanno installato sui manubri le luci per la notte da trascorrere in bici finalmente con un ostacolo in meno, il caldo, che fino alle 20 del sabato aveva messo a dura prova tanti biker.
Tanti, quasi 500 quelli che hanno onorato la quinta edizione della 24 ore della Serenissima valevole anche come tappa “jolly” del circuito Trek Zerowind. Un successo che l’organizzazione ha commentato nel post gara in maniera molto positiva, frutto della serietà con la quale la manifestazione ha mosso i passi in questo 2014 portando sempre curiosità e novità ma soprattutto partner per attirare tanti biker curiosi di vedere all’opera i ragazzi dell’Adventure & Bike Team che alacremente hanno “progettato” un percorso stupendo tra i filari delle vigne sulle colline nelle vicinanze senza disdegnare qualche piccolo ma adrenalinico passaggio tecnico all’interno di uno dei due boschi che erano da attraversare nel giro di circa 6,5 km con poco meno di 200 m. di dislivello a giro.
La Kermesse barbaranense però ha tagliato il nastro già dal venerdì sera, scandita dalla voce dell’endurance italiano Elio Proch, con tante altre attività e feste ma soprattutto con l’Xc Eliminator che si è disputato tra i vicoli del centro storico di Barbarano e che ha visto trionfare l’elite del Team Corratec Keit Thomas Paccagnella che si è messo alle sue spalle niente poco di meno che Michele Casagrande, suo compagno di team, già vincitore di diverse granfondo in questa stagione. Secondo, tra i due, Domenico Valerio che ha difeso anch’egli gli stessi colori di maglia. Una sfida in famiglia si può dire ma di certo si può solo confermare che non se le sono mandate a dire.
Dopo una nottata di feste all’interno dell’impianto sportivo che ospitava la logistica della manifestazione, dove si sono disputati che tornei di calcio a 5, tennis, beach volley ma anche la 2 ore di Indoor Cycling, un’incredibile galoppata sulle bici “da spinning” e sui tappeti da Nordic Walking che ha visto sfidarsi decine di persone sotto un tendone, alle 12 del sabato veniva dato il via alla 24 ore e in contemporanea anche alla 6 ore dei Canonici. Ben oltre 100 i solitari e tanti team da 4, 8 e 12 componenti che si sono sfidati nel bellissimo tracciato simil “cross country” allestito in maniera impeccabile.
Nomi noti all’endurance come Carraro, Bertagnoli, Filippini, Ragnoli, Zattra ma anche Mariuzzo, Zaglio, Pettinà, Serena Calvetti, Paccagnella hanno letteralmente alzato la polvere per i biker che li seguivano, non tanto da vicino per dir la verità. Uno di loro ovviamente ha portato a casa anche il miglior tempo, Nicholas Pettinà del gruppo della Forestale a bordo della sua S-Light che ha pedalato divertendosi per tutte e 24 le ore dandosi il cambio all’interno del proprio team. Lotta è stata nella categoria dei team da 8 dove dopo una partenza “a tre” il team Asd Uc Fpt capitanata dal veterano dell’endurance Gianfranco Mariuzzo e che schierava anche il fresco campione italiano master Zaglio ha recuperato inesorabilmente andando a vincere la classifica dei team da 8 ma anche quella assoluta seguito da Asd New Line che contava 12 componenti e l’Asd Stones Bike con 8 componenti.
Da segnalare la grande prestazione del team I Gatti Grigi che in sole 4 unità hanno tenuto testa ai team più numerosi e hanno tagliato il traguardo in quarta posizione assoluta aggiudicandosi il titolo di campioni nazionali ACSI team da 4. I solitari invece vedevano nelle prime ore uno scatenato Zattra al comando che senza timore del caldo e dell’afa pedalava forte sugli strappi delle colline beriche. A seguirlo però un regolarissimo e veloce Tiziano Carraro che è solo al suo primo anno da solitario avendo partecipato sempre all’interno di team numerosi. Carraro giro dopo giro ha recuperato terreno finendo la sua fatica con nelle gambe oltre 400 km e migliaia metri di dislivello.
Una prova superlativa la sua. Non una sosta lunga, solo il necessario per essere sempre al top ed efficiente. In terza posizione andava scalando la classifica Martin Kratter che in questa stagione ha definitivamente consacrato la sua entrata nell’elite dell’endurance. Tappa dopo tappa, 24 ore dopo 24 ore ha inanellato successi e piazzamenti importanti portando sempre le sue fatiche fino
in fondo e sempre sul podio, spesso sul gradino più alto. I ragazzi del “famoso” team Asd Nuvolera, specialisti solitari dell’endurance piazzano al quarto posto Bertagnoli, al quinto Filippini al settimo Falappi e al decimo assoluto Maccarinelli portando a casa due maglie tricolori di campioni nazionali della Consulta con Bertagnoli nella Senior e Maccarinelli nella Junior. Sfortuna per Ragnoli che ha dovuto abdicare dopo poche ore per un malanno.
Tra le donne il ritorno di Ausilia Vistarini è stato festeggiato da una vittoria, complice anche l’assenza di Giuliana Massarotto impegnata in una gara in Spagna con Ilaria Balzarotti già vincitrici di tante 24 ore. Ausilia, ha pedalato la 24 ore con una bici single speed senza aver paura di non farcela, d’altronde conoscendola sappiamo che queste imprese sono sempre state il suo pane e continueranno ad esserlo. A seguire la Vistarini, Annamaria Chiariello e Anna Favaron che nulla hanno potuto contro la costanza della biker che si era anche aggiudicata i favori del pronostico.
La sei ore dei canonici invece che ha visto in partenza circa 50 biker è stata vinta da Manuel Piva, nome già noto nelle granfondo italiane, che ha percorso ben 136 km. Si potrebbero spendere parole importanti per un’organizzazione a dir poco perfetta e senza davvero nessuna pecca. Ad iniziare dal pasta party permanente con diverse possibilità per i biker di rifocillarsi, al ristoro sul campo gara, ai giudici ACSI presenti e che in tanti casi hanno preso importanti decisioni e redarguito diversi biker per cose apparentemente poco importanti ma fondamentali per la sicurezza e l’incolumità di tutti. A loro un applauso perchè come si suol dire si sono rimboccati le maniche anche dove non era loro dovere farlo. Menzione particolare al ricchissimo pacco gara e alle premiazioni finali. A dispetto di tante manifestazioni blasonate, a Barbarano si è fatto sul serio e si è badato al sodo anche in questo campo grazie ovviamente agli importanti sponsor intervenuti: da Sportler ad Athena, da Melegatti a Sgambaro fino a Elettroveneta, Corratec, Cassa di Risparmio del Veneto, Acqua Lissa, Remeha, Ogio e tantissimi altri. Grazie a loro e grazie all’enorme sforzo dell’Adventure & Bike ciò anche quest’anno è stato possibile e l’atmosfera di festa del sabato sera con qualche centinaio di persone presenti ad ascoltare l’ottimo concerto dei Pink Fire con sullo sfondo dietro il palco decine di fari dei biker per illuminare il loro cammino notturno è stato a dir poco entusiasmante ed ha creato un fantastica atmosfera. L’endurance è fatica sacrificio e dedizione.
I biker hanno il loro bel da fare a pedalare 24 ore, gli organizzatori altrettanto ma poi la soddisfazione è direttamente proporzionale alla fatica. Ora il Challenge 24 H si ferma per una pausa estiva. Il gran finale a Roma, per l’omonima 24 ore il 13 e 14 settembre prossimi.
Classifiche sul sito tds-live.com.
Classifica solitari assoluta maschile:
1) Carraro Tiziano Asd Uc Fpt
2) Zattra Luciano Echor Schio
3) Kratter Martin Profi Bike Team 4) Bertagnoli Luca Asd Nuvolera Bike
5) Filippini Alessandro Asd Nuvolera Bike
Classifica solitarie assoluta femminile:
1) Vistarini Ausilia
2) Chiarello Annamaria Restena Bike
3) Favaron Anna Team Venezia Bike
Classifica team assoluta:
1) Asd Uc Fpt
2) Asd New Lines
3) Asd Stones Bike
4) I gatti grigi
5) Asd San Bortolo