Con sede nel British Columbia, in Canada, Norco proponeva 10 anni fa la Fluid come mezzo all mountain, grazie a corse da 140 mm ad entrambi gli assi ma con la possibilità di ridurla a 100 mm all’anteriore e a 115 mm al posteriore.

Il telaio era in alluminio idroformato, con tubazioni di sezione e spessore variabili tra le quali spiccavano le generose saldature di raccordo e l’orizzontale dalla curvatura particolarmente pronunciata per ridurre la quota di standover.

Lo schema di sospensione, un classico quadrilatero con Horst-Link, consentiva di impostare l’escursione alla ruota posteriore tra i valori di 115 e 140 mm, nel primo caso per maggiori prestazioni in salita e nel secondo per la discesa.

La Fluid era declinata in ben quattro versioni: Fluid One, Fluid Two, Fluid Three e Fluid Four. La Fluid One, top di gamma, offriva una forcella Marzocchi 44 ATA, ammortizzatore Fox Float RP23, trasmissione Shimano Deore XT a 9 velocità e tripla corona con cambio posteriore XTR, ruote assemblate con cerchi Mavic XM-317, mozzi Shimano Deore XT con perno passante anteriore e 32 raggi in acciaio, gomme Kenda Nevegal 26 x 2.1″, freni Avid Elixir R con dischi da 180/160 mm, manubrio Ritchey WCS in carbonio da 685 mm di larghezza, attacco Thomson X4, manopole Pro Palm lock-on, sella WTB Devo Team e reggisella Thomson SP-E113 da 27,2 mm.

Geometrie

Taglie disponibili:XS-S-M-L-XL
Piantone:406-406-432-470-508 mm
Orizzontale virtuale:549-569-590-610-630 mm
Angolo sterzo:69°
Angolo piantone:73°
Altezza movimento centrale:350 mm
Standover:758-765-760-784-803 mm
Tubo sterzo:105-105-115-130-145 mm
Carro posteriore:435 mm
Passo:1085-1110-1121-1142-1163 mm

Pro

La Fluid sfoggiava un ottimo bilanciamento tra reattività e stabilità alle alte velocità. Anche le discese più veloci non la mettevano in difficoltà grazie ad un telaio ben progettato e ad una sospensione morbida ma allo stesso tempo anche controllata.

Contro

In salita era opportuno agire sull’ammortizzatore per attivare la frenatura media in compressione, in modo da evitare le oscillazioni solitamente generate dallo schema di sospensione in uso.