Positivo esordio stagionale, nel ciclocross, per l’azzurra Alice Maria Arzuffi, decima nella settima edizione del “Berencross”, gara del calendario internazionale Uci, disputatasi a Meulebeke (Belgio), giunta alla sua settima edizione.
Altrettanto interessante l’ottavo posto conseguito da Lorenzo Masciarelli, al suo primo anno nella categoria Juniores, nella gara vinta dal belga Ward Huybs in volata sui connazionali Jente Michels e Jetze Van Campenhout.
Il ragazzo di Pescara, ormai di casa in Belgio, è risultato peraltro terzo nella virtuale classifica di coloro che appartengono alla fascia dei sedicenni, cioè quelli di primo anno.
La gara open donne ha registrato il successo della ventunenne olandese Ceylin del Carmen Alvarado la quale ha preceduto allo sprint le connazionali Annemaried Worst, Inge Van der Hejden (vent’anni!) e Maud Kaptheijns.
Al settimo posto l’iridata Sanne Can (a 34”) e nella prestigiosa top ten (a 51”) la nostra Arzuffi la quale è apparsa già in buone condizioni, pronta a battagliare, così come fece la scorsa stagione, nelle occasioni più importanti del calendario internazionale Uci.
A questo proposito ricordiamo il suo successo nella prova del Trofeo Superprestige di Asper-Gavere, dello scorso anno.
La prima grande occasione per la brava ragazza italiana sarà domenica 13 ottobre a Gieten (Olanda), prima prova della nuova edizione del Superprestige, dove è prevista anche la partecipazione dell’olandese Van Vleuten, neo campionessa del mondo su strada.
La prova open uomini di Meulebeke ha registrato il successo indiscutibile del belga Michael Vanthourenhout, che ha anticipato di 6” il suo connazionale e compagno di squadra (Pauwels Sauzen Bingoal) Eli Iserbyt, vincitore a sua volta delle due recenti prove di Coppa del mondo disputatesi negli Usa.
Al terzo gradino del podio il campione nazionale belga Toon Aerts, giunto con un ritardo di 20”.
Le contemporanee assenze dalle gare di ciclocross di Mathieu Van der Poel (per scelta tecnica) e Wout Van Aert (convalescente per il grave infortunio patito al recente Tour de France) rende le gare più contendibili, ma l’assenza dei due fuoriclasse si fa sentire tra gli spettatori che, comunque, assistono alle gare (ingresso a pagamento!) numerosi ed appassionati come sempre.