Andrea Tiberi – Dream Lines, Day 5

«Il mio viaggio si è concluso, la mia piccola avventura mi ha regalato tanto. Mi stupisco di come il mio corpo abbia reagito ad una cosa del genere, così diversa dalle mie abitudini sportive. Ma l'avevo immaginata così. Con quelle linee. Con quelle lunghe e solitarie emozioni ed un'escursione giusta per poterle cavalcare.»

Come ogni viaggio, il ritorno verso casa è carico di pensieri e riflessioni. E ripensando alla strada fatta in questa piccola avventura mi stupisco io stesso di come il mio corpo abbia reagito. Ci sono volte in cui ti alleni tre ore e sei senza energie, con la sensazione di aver fatto chissà che. In questi giorni invece pedalavo dalla mattina alla sera, fino a dodici ore – con le dovute pause – e le gambe continuavano a girare come in un automatismo senza dare segni di cedimento. Erano piuttosto schiena e braccia che, quando si avvicinavano le ultime due ore di giornata, iniziavano a dolere sotto il peso dello zaino.

Quindi forse è vero che le gambe e più in generale le energie arrivano dove la testa arriva. Avevo in testa questo viaggio con queste specifiche tappe, ognuna con le sue linee e ogni giorno ho lottato per portarle a termine. Sì perché quelle che iniziavano come giornate tranquille e spensierate – e quasi sempre in ritardo per riuscire a caricare tutto il materiale del giorno prima – finivano sempre un po’ in affanno ed al buio, giusto in tempo per trovare da mangiare e dormire.

Avevo in testa questo giro e di conseguenza sono arrivate le energie. Stavo tornando nelle mie zone ed ho scelto di nuovo delle belle linee che conoscevo. Al passo Clopaca, ultimo scollinamento, ho smesso di pensare e riflettere. Mi sono goduto l’ultima grande linea, fino a casa.

Buongiorno
#DREAMLINES