Non sono partito dai numeri, sono partito da un’idea di linea. Non sapevo bene quanti chilometri, quanti metri di dislivello, quante ore avrei dovuto passare in sella nel momento in cui la linea ha preso forma nella mia testa. Sentieri, vallate, montagne, ho costruito il mio percorso guardando soprattutto a quello che avrei avuto sotto le ruote e davanti agli occhi.
Avventura è un po’ anche questo, non avere proprio tutto sotto controllo ma avere degli obbiettivi da raggiungere, in qualche modo, in un certo tempo. Comunque alla fine, ieri, ho tracciato nel dettaglio le tappe del viaggio e di conseguenza ho avuto il conto di quello che mi aspetta. Forse però era meglio se non l’avessi fatto.
75 per 4000, 115 per 5000, 80 per 4000, 85 per 3800, 70 per 3200. I primi sono chilometri, i secondi, metri di dislivello. I chilometri in alta montagna non sono facili, non sono scorrevoli ed il computo totale mi impressiona abbastanza. É una sfida anche mentale ovviamente. Non ho mai fatto una montagna di chilometri e dislivello del genere in così pochi giorni.
C’è di buono che i ritmi saranno diversi dal solito. Sarà “comfort zone”, quando ci sarà da pedalare. Ma non quando i trails punteranno all’in giù: oggi è arrivata la bici, fa paura. Linea super pulita, set-up aggressivo e un angolo sterzo imbarazzante da quanto è aperto. Non vedo l’ora di metterla alla prova. In giù si andrà a cannone.
425 per 20.000
Buongiorno
#DREAMLINES