La Silverado rappresenta per WTB una delle sue selle storiche, con la sua forma filante che ispira subito il concetto di velocità ma anche di comfort che contraddistingue da tempo le selle del marchio americano, un marchio tra quelli che hanno fatto la storia della mountain bike. E’ disponibile in diverse versioni, dalla più economica Comp alla top di gamma Carbon. Noi abbiamo avuto in test la versione intermedia Pro.
La Silverado è una sella particolarmente polivalente, al punto che WTB ne consiglia l’utilizzo dal ciclismo su strada (non agonistico) fino all’enduro.
E’ caratterizzata da una forma allungata, con la punta lunga e affusolata.
Nella parte centrale troviamo l’ormai classico Love Channel presente su tutte le selle WTB, ovvero il canale centrale a cui è demandato il compito di ridurre le pressioni sulle parti sensibili.
Le differenze tra le varie versioni della Silverado riguardano il materiale utilizzato per rivestimento, imbottitura, carrello e scafo, mentre le forme restano invariate. La versione qui in test propone un’imbottitura realizzata in DNA e presente su tutte le selle WTB di fascia alta. Si tratta di un materiale denso dal peso ridotto che tende a mantenere inalterata la sua forma durante le lunghe uscite.
Il rivestimento è in microfibra, esteticamente simile ad un rivestimento in pelle. La sua natura elastica consente all’imbottitura di sostenere le ossa garantendo al tempo stesso una resistenza all’usura. Lateralmente troviamo un rivestimento in ABR, un materiale di protezione da strappi e rotture.
Il carrello in Cromoly (acciaio al cromo/molibdeno), unisce la resistenza dell’acciaio al minor peso di questa lega. Lo scafo è in Flex-Tuned, che garantisce un mix di flessibilità e durata.
Le dimensioni della sella in test sono di 280 x 142 mm ma la Silverado Pro è disponibile anche con larghezza da 133 mm. Il peso da noi rilevato è stato di 224 grammi. E’ in vendita al prezzo di € 71,50.
Info: www.wtb.com
La Silverado Pro presenta una forma ampia, probabilmente pensata per consentire una distribuzione più uniforme del peso sulla seduta. Pur in presenza di un carrello non in titanio ma in lega di acciaio, la sella offre un peso contenuto, il che non guasta. In fase di montaggio non abbiamo riscontrato particolari difficoltà, sebbene la parte centrale avvolgente arriva quasi a coprire buona parte del carrello, rendendo forse meno immediate le operazioni di intervento per quei morsetti reggisella dal disegno particolare. La lunghezza del carrello favorisce comunque un’ampia possibilità di personalizzazione del posizionamento della sella.
Si fanno apprezzare molto le generose dimensioni e l’imbottitura della punta, oltre che la sua forma curvata. Tutte caratteristiche che hanno offerto poi un comfort elevato quando ci siamo ritrovati ad avanzare la seduta per affrontare le salite più ripide.
La seduta offre nel complesso un’ottima imbottitura distribuita in maniera uniforme. Si è fatta apprezzare, quindi, anche sulle lunghe distanze senza farci mai avvertire fastidiosi fenomeni di intorpidimento, probabilmente grazie anche all’evidente canale centrale che ha reso meno difficoltose da affrontare anche le lunghe salite su asfalto.
Nonostante il comfort offerto, la seduta ci ha fornito anche un buon supporto in fase di spinta sui pedali, nei momenti in cui dovevamo imprimere la massima potenza. Non abbiamo riscontrato, inoltre, nessun particolare scivolamento in condizioni di bagnato, grazie probabilmente alla particolare lavorazione del rivestimento.
La forma avvolgente rende i movimenti in fuori sella molto facili da gestire. Non ci è mai capitato, infatti, di sentirci “impigliati” con il pantaloncino anzi il suo disegno ci ha consentito di “sentirla” molto bene tra le gambe quando necessario.
Nei diversi mesi di utilizzo la resistenza all’usura si è attestata su ottimi livelli e questa caratteristica insieme a quelle già elencate e al prezzo rendono la Silverado Pro una valida scelta per un utilizzo, secondo noi, dal cross country non agonistico all’enduro.