Forte di una pregressa ventennale esperienza nello stampaggio delle calotte in EPS, Limar inizia nel 1986 una fase di ricerca e sviluppo per poi approdare due anni dopo alla produzione di caschi per il ciclismo. Con gli anni la sua gamma si è ampliata per abbracciare le varie discipline del ciclismo, compresa la mountain bike dove le proposte sono tante, dal cross country al downhill fino ad arrivare alle e-bike, segmento in cui si colloca il Berg-Em qui in test.
Il Berg-Em, come detto in apertura, viene proposto per un utilizzo specifico con le mtb a pedalata assistita, forte di una certificazione NTA-8776, unico standard esistente al mondo per la categoria dei caschi dedicati alle e-bike.
La costruzione si basa su una calotta in EPS rivestita in policarbonato con tecnologia In-Mold, ovvero con stampaggio diretto del rivestimento sulla calotta.
Garantiscono la ventilazione le 19 aperture, tra l’altro abbastanza ampie e coadiuvate da apposite feritoie frontali. Sempre frontalmente troviamo anche una specifica retina a protezione dagli insetti.
Le imbottiture sono dotate di trattamento anti batterico e rimovibili per un eventuale lavaggio.
La visiera è di tipo fisso.
Per la regolazione della calzata il Berg-Em si affida al sistema Competition + Fit-System, che consente di regolarla anche in altezza oltre che nella circonferenza.
Il peso da noi rilevato del casco in taglia M è stato di 278 grammi. Il Berg-Em è disponibile nelle taglie M (52-57 cm) ed L (57-62 cm) e in svariate colorazioni. E’ in vendita al prezzo di € 79,95.
Info: limar.com
Pur non essendo un casco dalle forme minimali, il Berg-Em si presenta con un peso contenuto, il che non può che fare piacere, soprattutto nelle giornate più calde. La forma è avvolgente e determina una calzata tale da fasciare in maniera generosa la testa fino alla zona posteriore.
Le regolazioni consentite sono quelle che ci si aspetta per una massima personalizzazione. Troviamo, infatti, la possibilità di regolare la calzata simultaneamente sia in altezza che in circonferenza, in maniera micrometrica, mediante il classico pomello posteriore. Sono regolabili ovviamente anche le fasce di ritenzione e si apprezza la presenza del sottogola morbido, che serve anche a tenere insieme le parti eccedenti delle fasce per chi non le volesse tagliare.
Il risultato di questa ampia personalizzazione si riflette poi nella stabilità del casco, che si è attestata su ottimi livelli anche alle velocità più alte, non solo quelle in discesa ma anche quelle raggiungibili normalmente in salita con una e-bike.
Le aperture di areazione si sono dimostrate più che sufficienti a garantire una ventilazione di buon livello, che insieme alla leggerezza del Berg-Em non ci hanno fatto patire il caldo afoso di questa stagione. Nonostante l’ampiezza delle aperture, inoltre, siamo riusciti ad installare su questo casco anche un faretto, potendolo in tal modo provare anche nelle uscite serali.
La retina frontale di protezione dagli insetti si è dimostrata un valore aggiunto per il casco, soprattutto nei mesi più caldi, visto che in più occasioni ci ha evitato incontri ravvicinati non graditi.
Il Berg-Em ha dimostrato sul campo un ottimo rapporto qualità/prezzo, con una leggerezza e funzionalità senza dubbio superiori in rapporto al costo, che ne fanno senza dubbio una valida scelta per un utilizzo XC/trail ride.