La Ortler Bike Marathon parla straniero, con Urs Huber e Esther Süss

Parla per un quarto germanico e per tre quarti svizzero la quinta edizione della Ortler Bike Marathon. Gli elvetici Urs Huber (campione nazionale svizzero) e la già campionessa mondiale Esther Süss si aggiudicano la spettacolare gara venostana in uno scenario incantevole, nella prima vera e propria giornata di primavera. Temperatura ideale e sole caldo, ma il contesto è quello dei postumi dell’inverno con tratti innevati e con una variazione di poco meno di un centinaio di metri sul percorso, per non finire in mezzo alla neve.

Un grande successo per gli organizzatori della manifestazione altoatesina, costretti a modificare solo il tratto a ridosso del Lago dei Preti. L’edizione della Ortler Bike Marathon che celebra il lustro è di quelle da incorniciare. Partenza di buon’ora dal quartier generale di Glorenza sotto l’occhio vigile dell’elicottero della Guardia di Finanza. In Val Venosta gli specialisti delle ruote grasse (1.400 al via) hanno combattuto e sofferto lungo i percorsi marathon di 90 km con circa tremila metri di dislivello, e classic di 51 km e 1600 metri di dislivello, sfidandosi fra i boschi, i laghi e i favolosi paesaggi che la natura venostana è in grado di regalare, come l’Abbazia di Monte Maria, attraversata rigorosamente a piedi da tutti i partecipanti in segno di rispetto per il sacro luogo, il maniero di Castel Coira ed il campanile sommerso del Lago di Resia. Numerosi gli spettatori assiepati lungo il tracciato, attirati dalla giornata di sole.

Il finale della prova maschile è avvincente e spettacolare, da far tremare i polsi. Lo svizzero Urs Huber della Team Bulls (3h39’42”), classe 1985, brucia in un concitato sprint la coppia colombiana della Giant Polimedical formata da Leonardo Paez e Arias Cuervo. Resta ai piedi del podio il 31enne livignasco Mattia Longa, che finisce attardato di 1’20” e precede il coetaneo e capitano di squadra della Scott Racing Team, Juri Ragnoli, vincitore delle ultime due edizioni, dopo i primi due successi firmati dal fuoriclasse belga Roel Paulissen, ora imprenditore ad Anterselva. Ragnoli chiude a 3’34” dal vincitore e scende sconsolato dal mezzo: “Ho finito la benzina nella parte finale della gara, ho dato tutto, ma non ho più avuto risorse per tenere il passo dei primi”. La prova è stata caratterizzata da una fuga a quattro sviluppatasi ben presto. In testa alla corsa si sono ritrovati i due colombiani della Giant Polimedical, Paez e Arias Cuervo, quest’ultimo alla sua prima partecipazione, e i due italiani della Scott Racing Team, Ragnoli e Longa. Cambi regolari, buona andatura. Nella fase cruciale della corsa il poker di fuggitivi è diventato un quintetto: l’elvetico di Mettmenstetten Urs Huber (Team Bulls) ha agganciato i quattro di testa e nel finale ha alzato il ritmo, staccando i due italiani e tenendosi a ruota la coppia colombiana. Ultima curva con Cuervo che entra largo, Paez resta alla ruota di Huber, che è più veloce allo sprint. Vince l’elvetico, da poco rientrato alle corse dopo uno stop a causa di un infortunio.

In campo femminile non c’è storia: la 45enne, già iridata, elvetica di Küttigen Esther Süss, portacolori della Cube, chiude in 4h33’57’’. Al posto d’onore la germanica di Lottstetten Janine Schneider, classe 1995, portacolori della Hohentwiel, attardata di 6’44. A completare il podio un’altra elvetica, la 26enne Vera Adrian (Re-Max), a 7’19”.

Per quanto riguarda la prova classic di 51 km, ad aggiudicarsi il successo in campo maschile è il germanico Dominik Schwaiger (Team Rocklube), che chiude in 2h6’55” con 1’02” di vantaggio sul connazionale di nove anni più anziano Wolfgang Mayer e 3’29” su Livio Camenzind, sciatore elvetico di 18 anni.

Sventola la bandiera rossocrociata in campo femminile: vince la 28enne Alexandra Lehmann (Tri Team Steffisburg) davanti alla connazionale 26enne Letizia Strimer (Nationalpark Bike), giunta a 37” e alla 44enne altoatesina Marina Ilmer (Ars Vinschgau), attardata di 2’32”.

Ottimo bilancio per la neo responsabile del comitato organizzatore Julia Hensel e per il direttore di gara Jurgen Gaiser: 1400 partecipanti, alcuni nuovi tratti particolarmente apprezzati, temperatura ideale e, soprattutto, il sole. Annunciata anche la data dell’edizione 2020, il 6 giugno. 

51 km Men

1. Schwaiger Dominik Team Rocklube 2:06.55,4; 2. Mayer Wolfgang Wilier/Force Germany 2:07.57,4; 3. Camenzind Livio Vc Ibach/Velokeller 2:10.24,5; 4. Kurz Tobias Sport-Treff 2.0/ Rad 2:11.20,5; 5. Wohlfarter Kurt Sunshine Racers Asv 2:11.44,3; 6. Facchini Alex Sc Meran Radsport 2:11.44,4; 7. Wüthrich Stefan Rrc Thun/Bikecente 2:11.47,0; 8. Quaini Matteo Damiani Xbike Team 2:11.47,4; 9. Hohenegger Marco The Bikepatcher Val 2:14.06,3; 10. Wisthaler Wilfried ASV OK Südtirol Dolo. 2:14.45,3

51 Km Women

1. Lehmann Alexandra Tri Team Steffisburg 2:30.28,9; 2. Strimer Letizia Nationalpark Bike-Ma.. 2:31.06,1; 3. Ilmer Marina Arsv Vinschgau 2:33.01,8; 4. Strimer Tinetta Nationalpark Bike-Ma. 2:36.02,6; 5. Martin Marinette Global Cycle Château. 2:36.55,8; 6. Ursch Klara I-Tscherms 2:37.46,7; 7. Tanner Susanne Thömus Factory Team 2:42.07,6; 8. Hofer Lea Rennshop.Ch/RV Ers. 2:46.34,3; 9. Wieser Fabiana Nationalpark Bike-Ma. 2:47.11,0; 10. Dietsch Janina Rsv Stuttgart Vaihin. 2:49.02,8

90 km Men

1. Huber Urs Team Bulls 3:39.42,5; 2. Paez Leon Hector Leonardo Giant Liv Polimedical 3:39.42,6; 3. Arias Cuervo Diego Alfonso Giant Liv Polimedical 3:39.42,9; 4. Longa Mattia Scott Racing Team 3:41.02,5; 5. Ragnoli Juri Scott Racing Team 3:43.16,7; 6. Kaufmann Markus Texpa-Simplon 3:44.26,6; 7. Looser Konny Bixs Pro Team 3:45.04,2; 8. Stutzmann Marc Rsc Team Münsigen 3:45.08,5; 9. Sarai Pietro Scott Racing Team 3:45.11,3; 10. Rebagliati Marco Willier Force 7c 3:45.41,8

90 km Women

1. Süss Esther Cube 4:33.57,0; 2. Schneider Janine Vc Hohentwiel Singen. 4:40.41,7; 3. Adrian Vera Re/Max Cycling Team 4:41.16,1; 4. Griner Annette Wilier Force Germany 4:41.56,7; 5. Ming Andrea Team Giant Ne. 4:46.06,0; 6. Steger Elisabeth I 4:50.43,5; 7. Mazzucotelli Simona Gs Mosst Superm. 4:58.40,9; 8. Mandelli Chiara Team Spacebikes 5:13.54,3; 9. Brun Franziska Bike Goms/Liv Swiss 5:16.50,3; 10. Caprari Elisabetta Flandres Love-Sportl. 5:17.33,7

Classifiche

Le interviste ai protagonisti:

UrsHuber

1° classificato percorso Marathon

“Sono al rientro alle gare dopo un infortunio. Oggi mi sentivo bene, il tracciato con lunghi tratti pianeggianti mi ha sicuramente avvantaggiato nell’azione di rimonta sul quartetto di testa. Una volta agganciati i primi ho cercato di forzare l’andatura e fare selezione, e così è stato. Nel finale si sono staccati i due italiani e sono rimasti davanti con me i due colombiani. Sapevo di potermi giocare le mie carte allo sprint, sfruttando le mie caratteristiche. Paez è rimasto alla mia ruota, ma sono riuscito a batterlo sotto lo striscione d’arrivo. Inutile dire che sono molto felice”.

Leonardo Paez

2° classificato percorso Marathon

“Ho cercato di staccarmi subito. Sono andato in testa alla corsa, ma mi hanno ripreso ad una quindicina di chilometri dal termine. Nel finale UrsHuber ha alzato il ritmo della gara, ho tenuto il passo. Con il mio compagno abbiamo provato un nuovo allungo, ma tutti hanno risposto. Ragnoli e Longa si sono staccati nella parte decisiva e siamo rimasti io e il mio compagno e Huber, più veloce di noi in volata. Peccato perché ci tenevo a vincere”.

Diego Alfonso AriasCuervo

3° classificato percorso Marathon

“Siamo andati avanti sempre regolari in testa. Dopo aver oltrepassato l’Abbazia di Monte Maria Leonardo Paez ha cercato l’allungo. Essendo mio compagno di squadra, ho fatto inizialmente da stopper con UrsHuber a ruota. All’altezza del lago si sono agganciati i due italiani della Scott. Cambi regolari in pianura. Abbiamo agganciato Paez e ci siamo intercambiati a vicenda, Leo ed io e Ragnoli e Longa. In salita ho provato ad allungare, ma hanno risposto subito tutti, poi si sono staccati i due italiani. Huber nel finale ha dimostrato di avere la gamba migliore di tutti, ha impresso un ritmo elevato alla gara e ha avuto la meglio”.

Esther Süss

1.a classificata percorso Marathon

“Che dire, sono soddisfattissima. Per me si tratta della terza vittoria consecutiva e non potevo coglierla in modo migliore. Sono partita subito forte, dando del mio meglio. Ho affrontato le ascese con il mio ritmo facendo ben presto selezione. Mi sono resa conto di aver accumulato un buon vantaggio, ma non pensavo di aver lasciato la più diretta avversaria a quasi sette minuti. Mi sono divertita anche quest’anno e il percorso è davvero bellissimo, anche i nuovi tratti. Ora devo pensare alla prossima, la quarta …”.

Janine Schneider

2.a classificata percorso Marathon

“Una giornata splendida. Ho visto la vincitrice allungare il passo, ma non ho retto il suo ritmo e ho preferito proseguire regolare con la mia andatura. Sono arrivata dove volevo e potevo arrivare, migliorando la mia prova rispetto allo scorso anno, infatti sono salita di un gradino, dal terzo al secondo”.

Vera Adrian

3.a classificata percorso Marathon

“Non mi importa il ritardo sulla prima classificata, mi preme aver conquistato il podio in una gara splendida e in uno scenario fantastico. Ho fatto tanta fatica a tratti, ma ho stretto i denti e ho dato tutto il mio meglio. E’ stato bellissimo conquistare il terzo posto”.

Dominik Schwaiger

1° classificato percorso Classic

“Sono riuscito a fare la differenza in salita, nel finale. L’ultima ascesa è stata determinante. Ho provato a tastare la reazione degli avversari, ho visto che faticavano e ho aumentato il ritmo facendo il vuoto. Questo percorso è sempre splendido, due anni fa avevo fatto il percorso lungo, quest’anno ho optato per il corto con l’intenzione di fare bene e ci sono riuscito. Adoro la mountain bike, è la mia passione oltre allo studio a Monaco di Baviera”.

Wolfgang Mayer

2° classificato percorso Classic

“Il vincitore ha dimostrato di avere più risorse di me. Sull’ultima salita non sono riuscito a mettermi alla sua ruota e a reggere il ritmo. Dovevo proseguire con il mio passo per non saltare e puntare al podio. Mi sta bene il secondo posto a poco più di un minuto”.

Livio Camenzind

3° classificato percorso Classic

“Bella gara e percorso top. Ho colto un risultato per me inaspettato. Io sono uno sciatore che alterna l’attività invernale con la mountain bike. Il terzo posto qui è motivo di orgoglio. Splendida giornata, fantastico paesaggio, stupenda gara”.

Alexandra Lehmann

1.a classificata percorso Classic

“Le gambe hanno girato come desideravo. Ho cercato di restare il più possibile davanti per controllare la testa e il ritmo è stato buono. Con la seconda siamo andate avanti insieme nel finale, poi in vista dell’arrivo sull’ultima difficoltà di giornata ho preso un leggero vantaggio che ho mantenuto fino in fondo”.

Letizia Strimer

2.a classificata percorso Classic

“Nel finale proprio non ce l’ho fatta a tenere la ruota di Alexandra Lehmann, ho perso qualche decina di metri tradotti alla fine in poco più di mezzo minuto, ma non potevo fare altro. E’ stata nel complesso una gara fantastica in un percorso da favola”.

Marina Ilmer

3.a classificata percorso Classic

“La mia è una lunga storia. Ho deciso all’ultimo di fare questa gara nella mia valle. Sono di Castelbello e con mio marito abbiamo scelto di provare. Lui si è staccato, io sono andata avanti con il mio ritmo, senza accorgermi che ero terza assoluta. Ho 44 anni ed è da una vita che faccio gare, con un podio come questo non posso che essere radiosa”.

Julia Hensel – responsabile comitato organizzatore

“Sono molto contenta di come si sono sviluppate le due prove, oltre che per la splendida giornata di sole che ha favorito e non poco il successo della manifestazione. La mia – e non solo la mia – prima volta è andata più che bene. I partecipanti hanno apprezzato il percorso e lo splendido scenario naturale, complimentandosi anche per le novità. Abbiamo fatto del nostro meglio per predisporre un tracciato ideale e ci siamo riusciti. Spettacolo in gara e spettacolo naturale, fin dalla partenza a ridosso del borgo medievale di Glorenza con attraversamento del paese e poi tutti i luoghi toccati. Un grazie va a tutti coloro che hanno contribuito attivamente nell’organizzazione della Ortler Bike Marathon, il cui valore enorme sta proprio nella bellezza del percorso. Un plauso va agli oltre 500 volontari impegnati per rendere perfetto il tracciato lungo tutti i 90 km e a tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione”.