È tutto pronto in casa UC Foggia 1976 per la terza edizione della Monti Dauni Mountain Bike, la gara di ciclismo in fuoristrada sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana che nel prossimo fine settimana vedrà protagonisti i paesi di Biccari, Faeto e Celle San Vito. Quinta tappa del circuito Iron Bike conterrà al suo interno il passaggio sul punto più alto di Puglia e di tutto il campionato, il Monte Cornacchia a 1151 metri sul livello del mare. Prima la fatica (ma anche la bellezza negli occhi con il transito nei boschi e lungo il suggestivo lago Pescara) per poi concedersi ai sapori di una grande festa di paese. Che a voler essere precisi comincia dal giorno prima, per allietare l’accoglienza ai forestieri, un’usanza tipica delle popolazioni daune.
IN CONFERENZA STAMPA – Questa mattina la Monti Dauni Mountain Bike è stata presentata ufficialmente in una conferenza stampa congiunta tra gli organizzatori e i sindaci dei tre paesi. Sede la prestigiosa sala della Ruota di Palazzo Dogana, sede della provincia di Foggia. Al termine è seguito un buffet enogastronomico con i prodotti tipici dei Monti Dauni, una piccola anticipazione dell’accoglienza riservata ai biker per il weekend di gara. Sono intervenuti Francesco Sessa, (vicesindaco di Biccari), Maria Giannini (sindaco di Celle San Vito), Michele Favia (sindaco di Faeto) e Francesco Velluto, l’organizzatore dell’evento. In modo particolare gli amministratori locali si sono resi disponibili, all’unisono, ad offrire personale per l’evento e a rimettere in sesto alcuni sentieri suggestivi ormai in disuso, come il Frassati. Di seguito alcune dichiarazioni.
Francesco Sessa (vice sindaco di Biccari): «Monti Dauni Mountain Bike è una manifestazione che l’anno scorso ha permesso a centinaia di bikers di conoscere il nostro territorio e soprattutto a portarlo alla ribalta. La Monti Dauni Mountain Bike porterà i ciclisti sul tetto della Puglia e questo ci inorgoglisce. È una manifestazione molto ben organizzata da Francesco Velluto, che non si risparmia si particolari, che onora un territorio sempre più frequentemente sotto la positiva luce dei riflettori».
Francesco Velluto (organizzatore): «È fondamentale il contributo degli amici dell’UC Foggia 1976 in questa impresa. È il terzo anno che organizziamo l’evento, il secondo con partenza da Biccari. Quest’anno affronteremo il versante sud, passando per Celle San Vito e Faeto. Si scalerà il rifugio Monte Cornacchia e potrà godere di tutta la Puglia dall’alto. L’Iron Bike, di cui la Monti Dauni Mountain Bike è la quinta tappa di dieci, si sta confermando il circuito più importante di Puglia. Continueremo a pulire i sentieri e a portare qui biker e appassionati anche in altri periodi dell’anno in un territorio ricco di storia, cultura e natura, sperando sempre in un contributo maggiore da parte di comuni ospitanti in modo tale da rimettere in sesto vecchi sentieri e crearne di nuovi».
PERCORSO MOZZAFIATO E INEDITO. I DETTAGLI – Per il ritrovo sarà piazza Matteotti, nel cuore di Biccari e passeggio del paese ad accogliere i biker. Si parte alla volta di Tertiveri e si lambisce Borgo Santa Maria, su strade con leggerissima pendenza, fondo battuto o ghiaioso.
Un bel giro largo di riscaldamento tra i terreni verdi del grano già alto, qualche saliscendi e ci si dirige verso la prima salita, quella che attraverso il bosco Difesa porta al Casonetto curato e gestito dal CAI Foggia dove i partecipanti avranno il loro primo ristoro.
Ed ora è il turno della prima discesa, inizialmente attraverso il boschetto della Pietraia, vecchia cava di pietra e poi attraverso uliveti e pascolo fino al passaggio nel Torrente Celone.
Coi piedi bagnati i biker saliranno verso il più piccolo paese della Puglia, Celle di San Vito e poi verso Faeto, i 2 paesi Franco-Provenzali della Puglia, dove il dialetto è davvero simile al francese. È qui collocato il secondo ristoro con acqua, sali, frutta e qualche dolce a sorpresa.
Faeto e Celle San Vito sono paesi che come Biccari e come tutti i Monti Dauni sono ricchi di accoglienza, ospitalità ed enogastronomia di eccellenza, dal vino al prosciutto crudo, ai formaggi, insomma, ce n’è per tutti i gusti.
Usciti da Faeto inizia l’ultimo tratto, il più duro ma anche il più bello, dapprima il passaggio nel Bosco di Faeto e poi su, fino a conquistare la vetta più alta di Puglia, il monte Cornacchia che con i suoi 1152 mt guarda dall’alto una delle terre più belle e desiderate, in un solo colpo d’occhio mare, montagne e distese verdi.
Arrivati in vetta, ultimo piccolo ristoro e si scende giù per 7 km senza sosta, oltre 700 mt di dislivello, stavolta negativo, fino al punto di partenza, attraversando l’oasi Lago Pescara a quota 850 mt, poi il parco Avventura di Biccari e attraverso il sentiero Frassati arriveremo in via Giardino che in uno sprint finale in leggerissima salita ci porterà al traguardo.
- Salita più lunga: “Monte Cornacchia” (8 km al 10% di pendenza media)
- Pendenza massima sul tracciato: 13%
- Altre salite importanti: “Salita del Cervaro” (5 km al 8% di pendenza media) | “Lago Pescara” (6 km al 10 % di pendenza media).
Il giro escursionisti inizia nella medesima maniera, fino al casonetto CAI, dove dopo il ristoro si sale direttamente fino alla vetta del Monte Cornacchia, per poi scendere sugli stessi sentieri fino al traguardo.
Che si sia agonisti, amatori o escursionisti, non ci si può perdere questo spettacolo che solo i Monti Dauni sanno offrire.
LE ISCRIZIONI – Le registrazioni alla gara sono aperte sulla pagina web dei cronometristi, Icron.info. In aggiunta, tutti gli atleti tesserati presso la FCI, Federazione Ciclistica Italiana, sono tenuti tassativamente (pena l’esclusione dall’elenco dei partenti) ad effettuare l’iscrizione sul portale federale “Fattore K”. Tale obbligo vale sia per i cicloamatori che per gli agonisti (ID GARA: 147507 – Codice Gara: F011 – Organizzatore: 14A0103). I costi per i cicloamatori sono fissati in € 25,00 anche il giorno della gara. I cicloturisti pagheranno invece una tassa di iscrizione di 15 €.