Non è da tutti poter affermare di aver realizzato il proprio sogno…
Paola Pezzo, la pluricampionessa della MTB, ci è riuscita!

L’abbiamo incontrata a Garda, dove da diversi anni vive con la sua famiglia, pochi giorni dopo il suo 50° compleanno.

Ci ha conquistati da subito con la sua semplicità ed il suo indimenticabile sorriso.
Eccola qui attorniata dai suoi innumerevoli trofei.

Paola ha esordito nella MTB indossando proprio un casco Limar nei primissimi anni 90, come testimonia questa foto parecchio datata:

La nostra campionessa ci racconta dei suoi esordi nello sci di fondo da giovanissima e di quando, d’estate, si allenava su una bici da strada datale in prestito da un amico di famiglia:

Era divertente e mi rendevo conto che in salita….andavo forte…ed ero sempre la prima del gruppo ad arrivare!

All’età di 18 anni, Paola nonostante i buoni risultati nello sci di fondo, non si sente appagata e decide quindi di dedicarsi ad un altro sport. Per sua fortuna e di tutti gli appassionati di ciclismo, le viene regalato il primo “rampichino” … ed è amore a prima vista!

Paola entra nel Team Bianchi MTB dove, nel 1991, incontra Paolo Rosola che diventerà suo personal coach e compagno di vita. In breve tempo diventa una grande promessa della MTB, affinando da subito la parte tecnica che, grazie ai consigli del suo coach, completa correndo anche su strada.

I risultati sono immediati, nel giro di due anni, vince prima il titolo italiano (1992) e poi (1993) quello mondiale! Ma questo è stato solo l’inizio …

Paola aveva infatti un sogno, fin da bambina:

Il mio sogno era quello di partecipare alle Olimpiadi fin da quando praticavo lo sci di fondo. Quando però ho iniziato con la MTB, ho pensato che non potevo raggiungerlo, non essendo questa disciplina annoverata fra quelle olimpiche.
Ma la fortuna mi assistette, perché dal 1996 la MTB venne inclusa ed avrei così potuto così realizzare il mio sogno!

Il sogno si stava avverando, infatti nel 1994 Paola viene inserita nella selezione delle atlete candidate a partecipare alle OLIMPIADI di Atlanta nel 1996. Si allena quindi per due anni, con tenacia e determinazione, soprattutto a Valeggio sul Mincio, località scelta per le condizioni climatiche simili a quelle della città americana.

Due anni che le hanno permesso di meritarsi la convocazione alle Olimpiadi, il sogno si è avverato!

Ed ecco che, a 27 anni Paola non solo partecipa ma, in una gara spettacolare, vince addirittura la medaglia d’oro! Smentendo altresì, ogni pronostico che dava per favorita la campionessa americana Juli Furtado! E Limar è con lei, con un casco che ha fatto la storia, proprio come Paola, il modello F104 che per leggerezza e comfort fu scelto dai più grandi ciclisti professionisti (Gianni Bugno in primis e molti altro a seguire ……)

E non finisce qui:

Paola bissa il successo di Atlanta ‘96 alle olimpiadi di Sydney 2000, vincendo così la medaglia d’oro per la seconda volta consecutiva. Un’impresa davvero epica quella di Paola che si aggiudica anche l’Oscar di atleta dell’anno! Ed anche in quest’occasione, Limar è in testa alla campionessa, questa volta con il modello F107.

Chiediamo alla regina della MTB (qui in una foto scattata all’epoca da C&P studio per celebrare Paola con un calendario):

“Paola qual’è stata la tua forza? Il tuo segreto? Che cosa serve ad un atleta per diventare un campione?”

Servono TESTA E CUORE, TENACIA E DETERMINAZIONE, tanta passione ma anche divertimento. Allenamento duro e costante sì, ma col sorriso. Ho sempre privilegiato più la qualità della quantità negli allenamenti.

E la ricordiamo quando nel 2003 collaborò con Limar alla realizzazione di una campagna per il modello di punta, il modello F111, in una chiave un pò insolita…..

Paola inoltre, è anche mamma di due maschietti, Kevin e Patrick che oggi hanno 16 e 11 anni ed ovviamente, a loro si dedica completamente. Anche perché, sono entrambi molto sportivi, praticano infatti il basket, il calcio e, naturalmente, il ciclismo.

Fin dalla più tenera età scorrazzavano e saltavano sulle balance bike dappertutto. Oggi praticano sia MTB che bici da Strada…. Vedremo…
Al riguardo, consiglio sempre ai genitori di far provare diverse attività sportive ai loro figli, affinché possano scegliere autonomamente quella a loro più consona, ricordando che l’obiettivo primario è … divertirsi anzitutto.

Una fra le passioni di Paola è anche l’insegnamento.

Al riguardo, impartisce lezioni presso la Scuola MTB Barbieri di Valeggio S/Mincio (scuola a lei titolata) a bambini dall’età di 3 anni fino ai 12.

Mi diverto e cerco di trasmettere loro la mia passione e la mia esperienza.

Partecipa infatti, anche a progetti di attività motoria presso il Liceo Scientifico Sportivo dell’Istituto Sacra Famiglia a Brenzone sul Garda, coinvolgendo i ragazzi in attività con la MTB.

Paola non perde ovviamente occasione per parlare anche di Sicurezza Stradale ed insiste molto sull’utilizzo del casco che, naturalmente, nei suoi corsi è obbligatorio:

“Chi non indossa il casco, non può frequentare i corsi né alla scuola MTB né al liceo sportivo. E’ infatti molto importante anzi, direi vitale. Consiglio anche sempre di montare una luce posteriore sul casco, per poter essere sempre ben visibili!”

Paola, direi che ti sei tolta davvero tante soddisfazioni. Cos’altro c’è nei tuoi programmi?

“Beh, effettivamente posso ritenermi molto soddisfatta. Ma in futuro, non mi dispiacerebbe allenare la Nazionale Femminile Italiana di MTB per poter trasferire sia la mia esperienza che il mio entusiasmo.

Chissà se la nostra Paola raggiungerà anche questo obbiettivo…

D’altronde, chi meglio di lei potrebbe essere di supporto alle atlete della nazionale italiana?

Complimenti Paola, sei stata una grande campionessa nello sport e continui ad esserlo nella vita!