Dieci anni fa il segmento all mountain era in forte crescita e la proposta di Trek in tal senso era rappresentata dalla Remedy. Una piattaforma di nuova generazione che offriva 150 mm di escursione alla ruota posteriore abbinati ad una forcella da 160 mm di corsa.

Il telaio sfoggiava all’apparenza una linea abbastanza semplice, tuttavia le sue tubazioni in alluminio erano il risultato di una sapiente idroformatura e profilatura, pensate per garantire la massima rigidezza torsionale, visti gli strapazzi ai quali era orientato questo mezzo.

Lo schema di sospensione era già allora l’ABP (Active Breaking Pivot) di casa Trek, con il fulcro coassiale al mozzo posteriore con l’obiettivo di svincolare il funzionamento della sospensione dall’azione di frenata posteriore.

Altra caratteristica dello schema era il sistema Full Floater, con il quale l’ammortizzatore era compresso ad entrambe le sue estremità, per consentire di avere una corsa superiore senza necessariamente aumentare la dimensione dei link.

La Remedy era declinata in tre allestimenti: Remedy 7, Remedy 8 e Remedy 9. Quest’ultima rappresentava il top di gamma con forcella Fox 36 Talas RC2, ammortizzatore Fox Float RP23, ruote Bontrager Rhythm Pro con gommatura Kenda Nevegal 26 x 2.35″, trasmissione mista Shimano/SRAM con il cambio SRAM X.0 a 9 velocità, la cassetta pignoni SRAM 11-32T, il deragliatore Shimano XTR e la guarnitura anch’essa XTR 44/32/22T. I freni erano gli Avid Elixir CR con dischi da 203/180 mm ed infine il posto guida era completamente a marchio Bontrager, con un manubrio da 710 mm di larghezza. Per un peso complessivo dichiarato di 13,6 kg.

Geometrie

Taglie disponibili: S/M/L/XL
Orizzontale virtuale: 555-591-615-644 mm
Angolo sterzo: 67°
Angolo piantone: 72°
Altezza movimento centrale: 350 mm
Standover 740-745-760-780 mm
Tubo sterzo: 110-120-130-150 mm
Carro posteriore: 419 mm
Passo: 1095-1132-1157-1188 mm

Pro

Il funzionamento dello schema ABP si dimostrava irreprensibile anche nelle staccate più violente, in cui la sospensione non tendeva mai ad irrigidirsi e a limitare l’assorbimento degli urti. La Remedy sfoggiava, inoltre, un elevato rendimento globale nell’affrontare i tratti più tecnici.

Contro

La risposta alla spinta sui pedali non era particolarmente pronta.