Alzare le braccia al cielo sotto lo striscione d’arrivo di una tappa della Cape Epic è il sogno di ogni biker. Johnny Cattaneo e Luis Mejia sono riusciti a realizzarlo oggi, vincendo la penultima frazione della prestigiosa gara sudafricana, il Tour de France della mountain bike.
Il percorso, spettacolare sia sotto il profilo tecnico che paesaggistico, aveva uno sviluppo di 89 chilometri, con un dislivello positivo di 2650 metri. Alle 7 del mattino il via dal campo base allestito all’interno dell’Università di Stellenbosch, dove era situato anche il traguardo. Quello che Cattaneo e Mejia hanno tagliato per primi, in solitaria, andando a prendersi una soddisfazione costruita con pazienza e con tanto, tanto lavoro.
La coppia della Wilier 7C Force ha fatto gara di testa, con gruppo di cinque squadre che è riuscito a prendere il largo, alla presenza di tutti i big. Il drappello di testa è andato ad assottigliarsi nei chilometri successivi, con il duo composto da Samuele Porro e Damiano Ferraro che ha guadagnato un paio di minuti, persi successivamente a causa dello sgonfiamento di una ruota. Cattaneo e Mejia, in grande giornata, hanno proseguito ad ottimo ritmo e a loro volta sono riusciti a fare la differenza, andando all’attacco e involandosi da soli verso il traguardo. I due portacolori della squadra del team manager Massimo Debertolis hanno chiuso a braccia alzate con il tempo finale di 3h49’21” e hanno preceduto di 2’19” i leader della classifica generale, il pluridecorato svizzero Nino Schurter e Lars Forster, con Ferraro e Porro terzi a 4’33”. Per Cattaneo e Mejia si tratta della prima vittoria alla Cape Epic e del secondo podio in questa edizione, dopo il terzo posto conquistato nella quarta tappa, ricordando anche il bel quarto posto nel prologo d’apertura di domenica scorsa.
L’altra coppia élite della Wilier 7C Force, quella composta da Tony Longo e Gregory Brenes, si è resa a propria volta protagonista di un’ottima gara, purtroppo condizionata da una foratura attorno al km 70, mentre erano quinti. I due si sono dovuti accontentare del dodicesimo posto, a 11’12” dai vincitori e compagni di squadra.
Massimo Debertolis e Dax Jaikel, invece, hanno chiuso quarti tra i master, a lungo in terza posizione ma nel finale riagganciati e superati dalla coppia di ex professionisti olandesi del ciclismo su strada Dekker-Tjallingii. In questa categoria, i vincitori di giornata sono stati il ceco Ondrej Fojtik e Josè Silva (4h24’42”).
Grazie alla vittoria odierna, intanto, Cattaneo e Mejia hanno guadagnato due posizioni nella classifica generale, risalendo dal nono al settimo posto, con Longo e Brenes noni. Debertolis e Jaikel hanno confermato la loro quarta posizione tra i master.
Domani mattina è in programma l’ultima tappa, una frazione di 70 chilometri e 1800 metri di dislivello con partenza da Stellenbosch e arrivo a Val de Vie.
Cattaneo: «Ho realizzato un sogno, è un giorno fantastico»
Johnny Cattaneo e Luis Mejia hanno portato le maglie zebrate della Wilier 7C Force – studiate appositamente per la Cape Epic – sul gradino più alto del podio. Lo hanno fatto a modo loro, con una splendida azione che, a differenza di altre volte, ha avuto il lieto fine.
«Una vittoria alla Cape Epic è molto pesante, pesantissima – spiega Cattaneo appena sceso dal podio – Lo è per tutto il lavoro che c’è dietro, per i sacrifici miei, di mia moglie Nadia, del mio team. Lo è ancor più perché lo scorso anno sono uscito sconfitto e amareggiato da questa gara Avevo un conto aperto con la Cape Epic e mi sono rifatto. Ora pensiamo all’ultima tappa con grande serenità».
Quella vissuta oggi è stata una delle giornate più belle e importanti della carriera di Cattaneo, che ha messo in bacheca un altro prestigioso trofeo. «Un giorno fantastico, è stato tutto perfetto, in primis il feeling con Luis – aggiunge il bergamasco – Negli ultimi 20 chilometri abbiamo provato a dare tutto quello che avevamo, per cercare di vincere. Era forse l’ultima occasione e non potevamo lasciarcela scappare. Abbiamo centrato il nostro grande obiettivo e siamo ovviamente contenti. Per noi e per tutto il team».