A 18 anni Stefano Introzzi si è già fatto un nome nel downhill nazionale ed internazionale, con risultati di rilievo che siamo sicuri lo proietteranno nei prossimi anni tra i top rider. Questi sono i giovani rider di cui ha bisogno la nostra nazione per arrivare a competere con i mostri sacri dell’Elite internazionale del downhill, siamo sulla buona strada.

Età: 18.

Vive a: Como.

Musica preferita: di tutto.

Hobby: dirt.

Percorso preferito: Maribor (Slovenia).

©Yuri Cortinovis

MTB-VCO: Ciao Stefano, come è iniziata la tua passione per la mountain bike?

Stefano Introzzi: La mia passione per la mountain bike è nata in un bosco vicino casa mia, dove io e miei amici ci divertivamo a scendere e salire con le bici da un percorso di pochi secondi. Vedendo gente più grande girare con DH e enduro ci siamo appassionati sempre di più.

MBV: Qual è stata la tua prima gara e che risultato hai ottenuto?

SI: La mia prima gara è stata la Birrasprint a Cucciago, una gara di paese che organizzano ogni anno, ricordo che non c’era un piazzamento preciso per la nostra categoria ma è stato divertente.

MBV: Il 2018 è stato per te un anno da incorniciare, iniziato subito ottimamente con la medaglia di bronzo agli Europei di Lousa. Ci parli un po’ della tua gara?

SI: A Lousa mi trovavo molto bene con la pista e mi piaceva molto, il sabato durante le qualifiche sono caduto contro un albero e non ho superato l’arrivo. Il giorno seguente prima della gara mi sentivo bene e sapevo di poter fare un buon risultato, partendo per primo sapevo di poter fare la mia gara come volevo e infatti sono rimasto soddisfatto.

MBV: Il Campionato Italiano a Pila ti ha visto entrare nella top 10 dietro ad atleti di rilievo. Raccontaci un po’ la tua gara.

SI: La gara è andata abbastanza bene ma potevo fare anche meglio, la pista mi piaceva molto. In gara mi sentivo gasato e ho dato il giusto senza esagerare.

©Yuri Cortinovis

MBV: Ai Mondiali di Lenzerheide eri partito molto bene, concludendo poi 35° e 3° tra gli italiani Junior. Un risultato di tutto rispetto, ma poteva andare meglio?

SI: Ai mondiali di Lenzerheide la tensione era alta, la pista non era una delle migliori ma diciamo che ci si girava. Purtroppo a metà percorso sono caduto in un modo molto stupido e mi sono giocato del tempo, ma di certo è stata una bella esperienza.

MBV: Ad incorniciare il tutto anche due ottimi podi nell’iXS European DH Cup, ad Abetone e Maribor. Risultati che ti hanno consentito di concludere migliore tra gli italiani Junior, oltre ad accumulare un buon bagaglio di esperienza in gara con altri atleti internazionali.

SI: Sì devo dire che Maribor e Abetone erano due piste davvero ottime, mi piacevano un sacco. Infatti Maribor è la pista che mi è rimasta in testa più di tutte.

MBV: C’è una gara dello scorso anno che ti ha deluso in particolare?

SI: Diciamo che una gara singola no, ci sono state diverse gare verso fine stagione che non sono andate bene per cadute o imprevisti, ma sono rischi che si corrono.

MBV: Qual è la gara del calendario italiano che ti piace di più?

SI: Diciamo che non avendo girato ancora in nessuna delle tre nuove tappe non saprei dire, speriamo siano tutte divertenti.

©Yuri Cortinovis

MBV: Hai un tuo idolo nel mondo del downhill?

SI: Non proprio principalmente, prendo spunto da molti atleti, l’unica cosa che non bisogna scordarsi è di essere gasati.

MBV: Normalmente quanto tempo dedichi all’allenamento?

SI: Non ho orari fissi dove mi alleno, appena ho tempo per farlo lo faccio, se riesco anche ogni pomeriggio.

MBV: Ci descrivi la bici che utilizzerai in questa stagione?

SI: Quest’anno correrò sempre con il fantastico team Scout e utilizzerò la stessa bici dell’anno precedente, una Nukeproof Pulse 27.5 con sospensioni settate da Atomicbikengineering.

MBV: Quali obiettivi ti poni per quest’anno?

SI: Il mio obbiettivo è di stare tra i primi nelle gare italiane e far buone posizioni anche nell’iXS Downhill Cup.

MBV: Grazie dell’intervista Stefano ed in bocca al lupo per questa nuova stagione agonistica!

SI: Grazie di tutto MTB-VCO!