Scott offre per il 2019 una gamma estremamente ampia di eBike, avendo introdotto anche una nuova denominazione e una strategia di posizionamento completamente nuove, visto che adesso ogni bici a pedalata assistita fa parte della famiglia “eRIDE”. In questa famiglia rientra il modello Genius eRide 920 da noi ricevuto per un test.

DESCRIZIONE

La sua prima mtb a pedalata assistita risale al 2013 e da quel momento Scott ha continuato costantemente nel suo processo evolutivo, arrivando a proporre oggi modelli che si distinguono per un aspetto estetico notevolmente migliorato rispetto al passato, oltre che disponibili per un ambito di utilizzo che val dal cross country all’all mountain, comprendente anche modelli specifici per donna e per ragazzi. La Genius eRide rientra nel segmento all mountain, offrendo una piattaforma da 150 mm di escursione ad entrambe le ruote, ruote che sono inoltre disponibili sia nel formato 29″ che 27.5″ e in quest’ultimo diametro troviamo anche due modelli specifici da donna.

Nel diametro 29″ la Genius eRide è proposta in tre allestimenti, di cui quello in test rappresenta il gradino di ingresso. In tutti e tre i casi, comunque, troviamo un telaio realizzato in alluminio e sviluppato con l’obiettivo di massimizzare l’integrazione dell’unità motrice e della batteria.

Uno sviluppo che ha consentito di raggruppare il posizionamento del motore Shimano Steps E-8000 e della relativa batteria da 500Wh in un tutt’uno tra tubo obliquo e scatola del movimento centrale, conferendo una linea molto pulita alla bici.

Il funzionamento è gestito dal display SC-E8000, compatibile con Bluetooth/ANT+, che visualizza i dati di marcia, come velocità, distanza, tempo di percorrenza e autonomia.

Per selezionare la modalità di assistenza alla pedalata si agisce invece su un comando dedicato, che consente di scegliere tra le modalità di assistenza Eco, Trail e Boost oppure di disattivare il motore. E’ possibile, infine, impostare anche la modalità Walk nel caso in cui ci si debba spostare a piedi con la bici lungo tratti di portage.

Lo schema di sospensione Virtual 4 Link vede un aggiornamento della sua cinematica per garantire una maggiore rigidezza torsionale. Si tratta di uno schema a quadrilatero, votato quindi a massimizzare la sensibilità agli urti.

Per la Genius eRide è stata prevista la possibilità di montare ruote da 29″, con coperture di sezione fino a 2.6″, o in alternativa quelle da 27.5+ con gomme aventi una sezione fino a 2.8″. Una possibilità offerta dalla presenza di un flip chip in corrispondenza del piede dell’ammortizzatore, che consente di adattare l’altezza del movimento centrale e le altre quote geometriche quando si passa da un diametro ruota all’altro (configurazioni geometriche High e Low) senza quindi stravolgere le geometrie del mezzo.

Entrambe le unità ammortizzanti sono a marchio Fox. All’anteriore troviamo una forcella Fox 36 Rhythm con possibilità di regolare l’estensione agendo sul pomello sotto il fodero destro. La frenatura in compressione, invece, è possibile regolarla sulle tre posizioni Open, Medium e Firm mediante il sistema TwinLoc.

Agendo sull’apposito comando a manubrio è possibile selezionare tre modalità di funzionamento simultaneamente sia per la forcella che per l’ammortizzatore. In modalità “tutto aperto” la Genius eRide sfrutta l’intera escursione da 150 mm, anteriore e posteriore. Nella posizione intermedia lo smorzamento viene regolato in maniera automatica per sfruttare la piattaforma stabile di pedalata. La terza modalità, infine, imposta il bloccaggio totale di forcella ed ammortizzatore, per le salite o i trasferimenti su asfalto.

L’archetto della forcella integra il parafango Syncros Trail progettato in maniera specifica per le forcelle Fox 34 e 36 e dotato di un attacco diretto a 2 bulloni.

L’ammortizzatore è il Fox Float DPS EVOL Performance, anche qui con la possibilità di regolare l’estensione mediante l’apposito pomello e la compressione con il comando TwinLoc come dicevamo.

Le ruote sono assemblate con cerchi Syncros X-30S aventi un canale di larghezza interna pari a 30 mm, con 32 raggi in acciaio a spessore differenziato e mozzi Shimano MT400. I cerchi sono predisposti per l’utilizzo senza camera d’aria, grazie anche alla presenza delle coperture Schwalbe tubeless ready. Troviamo con piacere due modelli diversi: la Magic Mary all’anteriore, con mescola più morbida, e la Hans Dampf al posteriore, con mescola più votata alla scorrevolezza. In entrambi i casi con sezione da 2.6″.

La Genius eRide 920 adotta una trasmissione SRAM NX Eagle a 12 velocità, con cassetta pignoni 11-50T associata ad una corona da 34T.

I freni sono invece a marchio Shimano. Troviamo infatti i BR-MT520 con dischi da ben 203 mm di diametro ad entrambe le ruote.

Il cockpit, come del resto ci aspettavamo, è realizzato da Syncros. Troviamo il manubrio FL2.0 da 760 mm di larghezza, il relativo attacco manubrio da 50 mm di lunghezza e manopole Pro Lock-On a singolo collare di bloccaggio.

La seduta è affidata ad una sella Syncros Tofino 2.0, posta sul reggisella telescopico Syncros Dropper 2.5 da 125 mm di escursione.

Specifiche

Telaio: lega di alluminio Genius eRide
Escursione ant.: 150 mm
Escursione post.: 150 mm
Forcella: Fox 36 Rhythm
Ammortizzatore: Fox Float DPS Evol Performance
Comando cambio: SRAM NX Eagle, 12v
Cambio: SRAM NX Eagle
Guarnitura: Shimano Steps FC-E8000, 34T
Cassetta pignoni: SRAM PG-1230, 11-50T, 12v
Catena: SRAM NX Eagle
Freni: Shimano BR-MT520, 203/203 mm
Cerchi: Syncros X-30S – 30c
Raggi: 32 in acciaio, spessore 2/1.8/1.8 mm
Mozzi: Shimano MT400, 15 x 110 mm / 12 x 148 mm
Coperture: Schwalbe Magic Mary Apex Snake Skin Addix Soft / Hans Dampf Apex Snake Skin Addix Speedgrip, 29 x 2.6″
Manubrio: Syncros FL2.0, 760 mm larghezza, 12 mm rise
Manopole: Syncros Pro Lock-On
Attacco manubrio: Syncros FL2.0, 50 mm lunghezza
Serie sterzo: Syncros FL2.0 E2, semi integrata
Reggisella: Syncros Dropper 2.5, 125 mm
Sella: Syncros Tofino 2.0
Motore: Shimano Steps E-8000, 250W
Batteria: Shimano Steps E-8000, 500Wh
Display: Shimano Steps SC-E8000
Peso: 23,8 kg (taglia M senza pedali)
PREZZO: € 4.799,00

Geometrie

Taglie disponibili: S-M-L-XL
Angolo sterzo: 65,3° (High S/M), 65,6 ° (High L/XL) / 64,8° (Low S/M), 65,1° (Low L/XL)
Angolo piantone: 75,5° (High S/M), 75° (High L/XL) / 75° (Low S/M), 74,5° (Low L/XL)
Orizzontale virtuale: 585-605-635-665 mm (High) / 586-607-637-668 mm (Low)
Altezza movimento centrale: 340 mm (High) / 343 mm (Low)
Tubo sterzo: 120-125-135-145 mm
Carro posteriore: 460 mm (High) / 462 mm (Low)
Reach: 425-444-465-492 mm (High) / 419-437-459-486 mm (Low)
Stack: 620-625-636-645 mm (High) / 624-629-640-649 mm (Low)
Standover: 736-742-768-778 mm (High) / 739-745-769-780 mm (Low)
Interasse: 1215-1236-1258-1289 mm (High) / 1216-1237-1259-1291 mm (Low)

Info: www.scott-sports.com

IL TEST

In sella

Gli spazi e le misure sono ottimali, perfetta la larghezza del manubrio e la lunghezza dell’attacco. Si apprezza la presenza del parafango anteriore integrato alla forcella, per la protezione che è in grado di offrire schermando da eventuali sassi che possono essere scagliati dalla ruota anteriore viste le velocità che sarà in grado di raggiungere anche in salita la Genius eRide 920.

Per la regolazione del SAG della forcella ci si può inizialmente avvalere dell’etichetta adesiva posta sul fodero sinistro della stessa, su cui troviamo i valori di pressione consigliati in funzione del peso del biker oltre che utili riferimenti per la regolazione dell’estensione. Per l’ammortizzatore, invece, possiamo sfruttare la guida online presente sul sito di Fox, in cui sono indicati i valori di SAG consigliati in funzione della corsa dell’ammortizzatore. Si tratta di validi punti di partenza per le regolazioni, da affinare poi sul campo in funzione del proprio stile di guida e dei percorsi che solitamente si affrontano. Abbiamo trovato molto comodo da azionare, inoltre, il comando TwinLoc visto anche il posizionamento alquanto scomodo della leva di regolazione della compressione per l’ammortizzatore. Il comando non è particolarmente ingombrante ed è comodo da azionare con un solo dito.

In pianura

Abbiamo trovato molto pronto l’attacco del motore, che non sorprende in maniera brusca nelle situazioni più delicate, ad esempio se ci si trova ad affrontare uno stretto tornante su fondo abbastanza sconnesso e capita di esitare nella spinta sui pedali. Si apprezza molto, inoltre, il suo funzionamento fluido e silenzioso oltre che regolare fino a raggiungere le cadenze più elevate.

Nei casi di maggior spinta sui pedali la sensibilità della sospensione potrebbe costringere in alcuni casi ad attivare la piattaforma stabile di pedalata. Niente di più facile, premendo una sola volta la leva del TwinLoc, con il risultato di avere un mezzo che spiana le asperità incontrate sul percorso con estrema facilità, grazie anche all’ampio volume delle gomme e ad un’ottima rigidezza del telaio. Sono comunque casi estremi, visto che con una eBike accade abbastanza raramente di impegnarsi a fondo nella spinta sui pedali, per cui il consiglio è quello di lasciare le idrauliche completamente aperte e godersi tutto il comfort garantito dall’assorbimento delle asperità da parte della sospensione.

In curva

L’elevata aderenza garantita dalla sospensione e dalle coperture adottate, oltre alle quote geometriche molto votate alla stabilità, consentono di affrontare con estrema padronanza le curve più veloci anche dal fondo maggiormente sconnesso. La Genius eRide 920 in questi casi non si scompone mai, regalando una sicurezza elevata anche a chi non ha una notevole esperienza in sella ad una mtb.

Nei single-track più lenti e tortuosi si avverte invece il peso complessivo del mezzo, che insieme alle geometrie già accennate rendono la bici non molto reattiva ai comandi. C’è quindi da farci la mano e in questi casi viene sicuramente in aiuto il baricentro basso ed il bilanciamento complessivo del mezzo.

In salita

In questo contesto ci sarebbe poco da dire, visto che pensa a tutto il motore, consentendo alla bici di scalare anche le salite più ripide. Se proprio si vuole evitare di disperdere le energie della batteria si può attivare la posizione intermedia per la frenatura in compressione delle unità ammortizzanti, agendo sul comodo TwinLoc.

Rimane comunque la necessità di una certa dose di attenzione nell’affrontare i tratti più ripidi e sconnessi quando si utilizza la modalità di assistenza Boost, visto il maggior rischio di slittamento del posteriore che potrebbe costringere a mettere il piede a terra, rischio comunque che viene contenuto abbastanza bene dall’ottimo grip offerto dalla gomma posteriore.

In discesa

In tale ambito le geometrie aggressive prettamente all mountain concedono in sella alla Genius eRide 920 una guida sempre molto sicura. Gioca a favore anche la rigidezza ottimale dell’insieme, che favorisce il mantenimento delle traiettorie alle alte velocità, e qui le velocità sono realmente elevate.

La capacità di spianare le asperità, offerta dalle gomme di ampio volume, dal notevole interasse e dalle escursioni ammortizzate a disposizione, consente di mantenere velocità elevate praticamente ovunque, ad eccezione ovviamente dei tratti più lenti e guidati. Nulla da dire, infine, sul sistema frenante, che è sempre stato in grado di arrestare prontamente la marcia nonostante i pesi in gioco.

Conclusioni

La Genius eRide 920 mette a disposizione una piattaforma altamente valida nelle mani del biker, indipendentemente dal suo livello di esperienza. Un mezzo capace di soddisfare pienamente chi è desideroso di esplorare i percorsi più lunghi e dalle pendenze più impegnative entro ampi margini di comfort e sicurezza, dimostrandosi inoltre in grado di elevare in misura avvertibile il livello al quale si trovano le attuali eBike.