La gamma di ammortizzatori ad aria Super Deluxe, introdotta circa tre anni fa da RockShox ed orientata ad un utilizzo dall’all mountain all’enduro, ha già subito lo scorso anno una serie di aggiornamenti, per garantire una migliore risposta della sospensione nelle situazioni più critiche. Abbiamo avuto modo di testare il modello RC3 per un certo periodo, per fornirvi le nostre impressioni.

DESCRIZIONE

Il funzionamento del Super Deluxe RC3 si basa sul sistema DebonAir, introdotto cinque anni fa da RockShox al fine di migliorare le prestazioni e la sensibilità degli ammortizzatori ad aria. Consiste sostanzialmente in una costruzione più voluminosa della parte pneumatica dell’ammortizzatore, che dovrebbe consentire una maggiore sensibilità nella prima parte della sua corsa ed un funzionamento più lineare della sospensione.

I più recenti aggiornamenti hanno riguardato l’adozione di una nuova camera d’aria, con alcune modifiche alla superficie interna per migliorare la lubrificazione e velocizzare, quindi, il movimento del pistone, in modo da garantire una maggior trazione del mezzo.

Anche l’idraulica del ritorno è stata migliorata, per controllare maggiormente la velocità dello stelo a favore di un maggior controllo del mezzo anche negli atterraggi ad alta velocità. Il campo di azione del ritorno, inoltre, è stato ampliato, visto che adesso troviamo intervalli più ben definiti tra i click del registro di regolazione.

Oltre alla regolazione continua del ritorno il Super Deluxe RC3 offre la possibilità di regolare anche la frenatura in compressione alle basse velocità. Agendo sull’apposita leva è possibile, infatti, impostarla sulle tre posizioni: chiusa (lucchetto chiuso), Pedal e aperta (lucchetto aperto). In posizione chiusa non si ha un vero e proprio blocco  in quanto l’ammortizzatore assorbirà ancora gli impatti più violenti. La posizione Pedal è stata pensata per garantire una piattaforma stabile di pedalata, per assicurare quindi l’assorbimento degli urti ed allo stesso tempo l’efficienza della pedalata. In posizione aperta, infine, il lavoro dell’ammortizzatore consiste nell’assorbire anche le più piccole asperità.

Altra caratteristica sostanziale di questo modello è la tecnologia Rapid Recovery, che consiste in un collegamento del circuito del ritorno con una valvola per recuperare rapidamente la riestensione a seguito di grandi impatti, questo per permettere quindi all’ammortizzatore di recuperare appunto più velocemente la sua massima estensione senza rimanere affondato in presenza di urti in rapida successione.

Il peso da noi rilevato dell’ammortizzatore in prova, nella misura di 185 x 50 mm e con attacco Trunnion, è stato di 430 grammi. Il Super Deluxe RC3 è in vendita al prezzo di € 589,00.

Info: www.sram.com/rockshox

IL TEST

RockShox ci ha abituati ormai da tempo a semplificarci la vita nella regolazione del SAG e lo fa ovviamente anche con questo modello di ammortizzatore. Oltre al classico O-ring, ormai presente su tutte le unità ammortizzanti, prevede anche la consueta scala graduata sullo stelo riportante le percentuali di affondamento. Un valido aiuto nell’impostazione del SAG visto che non costringe a misurare manualmente l’affondamento e poi calcolarne la percentuale. I registri per le regolazioni del ritorno e della frenatura in compressione sono rimasti pressoché invariati, quindi nessun problema per agire sulle regolazioni anche in corsa e con l’utilizzo di guanti. Abbiamo trovato, inoltre, il registro del ritorno ancora più facile da utilizzare grazie ai click molto più avvertibili.

A prima vista il nuovo Super Deluxe RC3 sembra esattamente come la precedente versione, tuttavia osservandolo più da vicino ci si può già rendere conto delle modifiche apportate alla camera d’aria. Non avendo avuto modo di provare in passato la precedente versione del Super Deluxe RC3 non siamo in grado di esprimerci su un confronto diretto tra le due versioni. In ogni caso la prima impressione che abbiamo avuto sul campo è stata la risposta molto sensibile di questa nuova versione anche agli urti di lieve entità. Si avverte una prima parte estremamente attiva della sospensione che dà una sensazione di reale morbidezza sia sulle piccole asperità che su quelle più marcate. La ruota posteriore copia molto bene le asperità mostrando una risposta molto lineare nell’arco di tutta l’escursione.

Lasciando la frenatura idraulica completamente disattivata, gli urti in rapida successione vengono assorbiti molto bene dalla sospensione, che consente così di sfruttare un’ottima trazione del mezzo anche in curva, dove non abbiamo mai avvertito alcun segno di pigrizia da parte del carro. Sebbene il supporto a metà corsa dipenda dalla cinematica della sospensione, abbiamo comunque notato una buona risposta da parte del Super Deluxe RC3.

La regolazione del ritorno in genere non viene effettuata di frequente, tuttavia con questo ammortizzatore ci siamo divertiti a variarla più del solito per testarne gli effetti, che si sono dimostrati realmente avvertibili anche sulla base di pochi click.

Come per gli altri modelli impostando la leva su Lock non si ha un vero e proprio blocco totale della sospensione, che rimane comunque attiva nel caso debba assorbire un urto violento; una modalità che si può sfruttare quando si affrontano i trasferimenti in salita su asfalto. Per le salite su sterrato oppure lungo i tratti pianeggianti o più guidati da affrontare con maggior rilancio abbiamo preferito mantenere la frenatura sulla posizione Pedal, che ci ha garantito ancora l’assorbimento delle asperità mantenendo comunque una valida piattaforma stabile di pedalata.

La messa a punto di un ammortizzatore ha un effetto decisivo sulla guida di una mountain bike. RockShox lo sa bene e da anni si dà da fare per offrire un prodotto finale in grado di soddisfare sia l’agonista che il semplice appassionato. Con il nuovo Super Deluxe RC3 il marchio americano dimostra ancora una volta la grande attenzione posta in tale ambito.