La Blur LT di 10 anni fa rappresentava per Santa Cruz un esperimento abbastanza rischioso, dal momento che la Blur esisteva già a catalogo, ma come piattaforma cross country full. L’intenzione di Santa Cruz era quella di donarle una sorella maggiore, e la Blur LT lo era davvero, visto che proponeva 140 mm di escursione ad entrambe le ruote ma anche un telaio con tubazioni rinforzate, con il chiaro intento di un utilizzo in ambito all mountain.
Un telaio realizzato in alluminio 6069, con il link superiore della sospensione in carbonio, che grazie alle tubazioni rinforzate era in grado di accogliere anche una forcella da ben 160 mm di corsa, inoltre il carro consentiva l’utilizzo di gomme di più ampia sezione rispetto alla Blur XC.
Le differenze, ovviamente, non finivano qui, visto che la Blur LT sfoggiava quote geometriche molto più orientate al gravity sebbene pensate anche per un’efficienza in pedalata.
Lo schema di sospensione era il classico VPP (Virtual Pivot Point), ma ulteriormente affinato in conseguenza dell’esperienza accumulata dal marchio americano. Gli snodi presentavano cuscinetti sovradimensionati e angolari.
Geometrie
Taglie disponibili: | S-M-L-XL |
Orizzontale virtuale: | 546-571-597-622 mm |
Angolo sterzo: | 69° |
Angolo piantone: | 72,5° |
Altezza movimento centrale: | 343 mm |
Standover | 706-711-726-744 mm |
Tubo sterzo: | 99-109-119-140 mm |
Carro posteriore: | 432 mm |
Passo: | 1059-1084-1112-1138 mm |
Pro
L’ulteriore affinamento subito dallo schema di sospensione consentiva alla Blur LT di sfoggiare un’ottimo bilanciamento tra risposta alla spinta sui pedali ed assorbimento degli urti.
Contro
Probabilmente l’unico difetto era nel prezzo non alla portata di tutti.