Ogni anno che passa diventa sempre più interessante la gamma proposta da Kellys, produttore slovacco che propone modelli per tutte le discipline del ciclismo. Nell’ambito specifico della mountain bike l’offerta abbraccia i segmenti che vanno dal cross country al downhill, compresi alcuni modelli di eBike. Abbiamo accolto volentieri la proposta di testare un modello da trail ride, segmento che secondo noi negli ultimi anni ha visto una crescita esponenziale di richieste da parte degli appassionati della mtb.
Descrizione
La Slanger è orientata verso un utilizzo trail ride spinto, grazie alle generose corse ammortizzate da 140 mm ad entrambi gli assi ed al formato ruota da 29″. In gamma troviamo due sole versioni, entrambe proposte con telaio in carbonio. Nel nostro caso la Slanger 50 rappresenta il top di gamma.
Il telaio presenta generosi rinforzi in corrispondenza del nodo sterzo e del piantone, con un carro che offre invece dei foderi inferiori particolarmente irrobustiti. La Slanger, inoltre, consente anche l’utilizzo di ruote del formato 27.5+, viste le dimensioni del carro.
Cavi e guaine sono ben instradati all’interno del triangolo principale, grazie ad ampie porte di accesso che facilitano le operazioni di manutenzione.
A protezione del telaio troviamo uno scudo sotto il tubo obliquo ed un generoso batticatena.
Lo schema di sospensione si basa su un classico disegno a quadrilatero con Horst-Link, ovvero con il fulcro situato sui foderi inferiori e al di sotto della linea immaginaria di collegamento dell’asse del mozzo con l’asse del movimento centrale. Uno schema incentrato sulla massima sensibilità della sospensione agli urti.
Le unità ammortizzanti sono a marchio Fox. All’anteriore troviamo la forcella 34 Performance, con la possibilità di regolare il ritorno in maniera continua, tramite il pomello situato sotto il fodero destro, nonché la compressione sulle tre posizioni Open, Medium e Firm agendo sulla leva posta in cima allo stelo destro.
L’ammortizzatore è un Fox Float DPS Performance. Anche qui troviamo la possibilità di regolare il ritorno, mediante una ghiera, e la compressione sulle tre posizioni tramite leva.
Le ruote sono prese dalla svizzera DT Swiss. Troviamo le M 1700 Spline, con un cerchio dal generoso canale di 30 mm di larghezza interna, 28 raggi a spessore variabile e mozzi, ovviamente, Boost. Le gomme sono invece le tedesche Schwalbe Hans Dampf da 29 x 2.35″ con rinforzo SnakeSkin sui fianchi. Notiamo con piacere la differenziazione delle mescole tra anteriore e posteriore, con la Addix Soft davanti a favore del grip e la Addix SpeedGrip dietro, più votata alla scorrevolezza.
Trasmissione interamente di casa SRAM, con la GX Eagle a 12 velocità, tranne per la cassetta pignoni, che è invece una NX Eagle 11-50T, e la guarnitura, una Truvativ Stylo 7K (pur sempre prodotta da SRAM) con corona da 34T e movimento centrale di tipo press-fit.
Ci fa piacere trovare anche un guidacatena.
Stranamente troviamo freni Shimano, diretto concorrente di SRAM, con i sempre validi ed affidabili Deore XT abbinati a dischi da 180 mm ad entrambi gli assi.
Il posto di guida presenta una serie sterzo FSA 1.5 di tipo integrato e sfoggia una combinazione manubrio/attacco a marchio Race Face e nel modello Ride. Un manubrio da 760 mm di larghezza, 20 mm di rialzo ed un diametro di accoppiamento con l’attacco pari a 35 mm. L’attacco è invece da 60 mm di lunghezza (per la taglia in test) e 6° di inclinazione.
Forse non tutti sanno che Kellys realizza anche componentistica per il posto guida. Sulla Slanger 50 troviamo infatti manopole KLS Crypton a singolo collare di bloccaggio e una sella KLX Styx, che poggia su un reggisella telescopico KS LEV da 125 mm di escursione.
Specifiche
Telaio: | Carbonio |
Escursione ant.: | 140 mm |
Escursione post.: | 140 mm |
Forcella: | Fox 34 Performance |
Ammortizzatore | Fox Float DPS Performance |
Comando: | SRAM GX Eagle, 12v |
Cambio: | SRAM GX Eagle |
Guarnitura/Movimento centrale: | Truvativ Stylo 7K Eagle DUB, 34T / Press-Fit |
Cassetta pignoni: | SRAM NX Eagle, 11-50T 12v |
Catena: | SRAM GX Eagle |
Freni: | Shimano Deore XT, 180/180 mm |
Ruote: | DT Swiss M 1700 Spline – 30c – 28 raggi 2/1.8/2 mm – 15×110 mm/12×148 mm |
Coperture: | Schwalbe Hans Dampf SnakeSkin Addix Soft / Hans Dampf SnakeSkin Addix SpeedGrip 29 x 2.35″ |
Manubrio: | Race Face Ride Risebar, 760 mm larghezza, 20 mm rialzo, 35 mm diametro |
Manopole: | KLS Crypton |
Attacco manubrio: | Race Face Ride, 60 mm lunghezza, 6° |
Serie sterzo: | FSA 1.5, integrata |
Reggisella: | KS LEV Integra, 150 mm |
Sella: | KLS Styx |
Peso: | 13,4 kg (taglia M, senza pedali) |
PREZZO: | € 4.099,00 |
Geometrie
Taglie disponibili: | S-M-L |
Angolo sterzo: | 67° |
Angolo piantone: | 75,8°-74°-74° |
Orizzontale virtuale: | 567-610-635 mm |
Tubo sterzo: | 90-110-120 mm |
Carro posteriore: | 450 mm |
Reach: | 416-434-455 mm |
Stack: | 598-607-617 mm |
Interasse: | 1161-1184-1208 mm |
Info: www.kellysbike.com
Distributore per l’Italia: www.modoloitalia.it
Il test
In sella
Il posizionamento in sella è perfetto per la sua destinazione d’uso. Le quote geometriche non sono troppo votate al gravity ed è quello che ci si aspetta da una all mountain. Azzeccate, secondo noi, anche le misure di manubrio e attacco, ed abbiamo apprezzato anche la comodità della seduta.
Per la regolazione del SAG della forcella si può sfruttare la guida, seppure in lingua inglese, disponibile sul sito Fox, dove sono indicati i valori di pressione consigliati in funzione del peso del biker. Utilizzando questi valori come base di partenza ci siamo trovati bene fin dalle prime uscite, affinandoli poi in quelle successive. Per il SAG dell’ammortizzatore, invece, ci si avvale del consueto anello e scala graduata presenti sullo stelo, in questo caso abbiamo utilizzato un valore di SAG intorno al 30%, a seconda del percorso da affrontare.
In pianura
Lo schema di sospensione è improntato sulla sensibilità agli urti trasmessi dal fondo, per cui, viste anche le escursioni in gioco, non ci potevamo attendere un’elevata reattività alla spinta sui pedali. In effetti lasciando le idrauliche delle sospensioni completamente aperte ci aspettavamo di peggio, invece la Slanger risponde bene sfoderando una trazione elevata anche sui fondi maggiormente sconnessi.
Se si desidera un ottimo compromesso tra reattività ed assorbimento degli urti basta impostare la piattaforma stabile di pedalata (modalità intermedia delle frenatura in compressione) per forcella ed ammortizzatore e godersi di una buona risposta alla spinta sui pedali ed allo stesso tempo una sospensione ancora ben attiva. e ci si stupisce di quanto scorra velocemente la Slanger spianando anche i tratti più ricchi di rocce e radici, grazie anche alle ottime gomme.
In curva
La guidabilità nei tratti più veloci è inebriante e più si spinge e si aumenta il ritmo, più la Slanger piace per come gestisce anche le situazioni più critiche. Nei singletrack più stretti la qualità degli allineamenti e del bilanciamento globale riescono a consentire una guida sufficientemente agevole nonostante il carro non tra i più compatti e l’ampio canale del cerchio, ma appena la velocità si alza diventa molto facile divorare le curve anche più dissestate.
In salita
Il rendimento in pedalata riesce a mascherare parte del peso di una piattaforma dotata comunque di escursioni da all mountain. Nelle salite più dissestate, inoltre, la Slanger sfrutta la trazione elevata fornita dalle sospensioni e dalle gomme. Qui in particolare è possibile sfruttare la piattaforma stabile impostando per la forcella e l’ammortizzatore la modalità intermedia per la frenatura in compressione e godersi il modo in cui la bici si arrampica.
In discesa
Il telaio torsionalmente rigido, le quote geometriche azzeccate e l’efficacia della sospensione fanno brillare il rendimento della Slanger anche sui percorsi più impegnativi. Più si spinge e più sembra che i limiti del mezzo si spostino sempre più in avanti, dando quasi la sensazione di avere a disposizione escursioni ancora più elevate.
Le morbide sospensioni ed il telaio e le ruote robuste consentono alla Slanger di passare su tutto in modo irreprensibile, ma quando si decide di cambiare traiettoria la bici asseconda piacevolmente, così come quando la si vuole rallentare, grazie agli ottimi freni Deore XT che non deludono mai.
Conclusioni
Kellys è riuscita a realizzare con la Slanger una piattaforma full dotata di una trazione da primato in salita e una sospensione in grado di incollarsi ovunque anche in discesa, innalzando in tal modo la confidenza nella guida ad una soglia che non ci si aspetta provandola sui percorsi che solitamente fanno avvertire qualche preoccupazione di troppo con altri mezzi. Un ottimo risultato per questo produttore che secondo noi merita di essere conosciuto meglio dai biker.