La spagnola Galfer dal lontano 1952 produce componenti per sistemi frenanti nel settore motoristico e negli ultimi anni si è specializzata anche nella realizzazione di dischi e pastiglie per gli impianti frenanti utilizzati in ambito mountain bike. Tra le sue ultime realizzazioni troviamo un disco flottante e visto che abbiamo già avuto modo di testare in passato i suoi dischi e pastiglie, non ci siamo fatti sfuggire l’occasione di provare anche questa novità, che Galfer ci ha inviato insieme a due tipi di pastiglie per un test di lunga durata.
Descrizione
Il nuovo disco flottante Disc Wave Floating di Galfer prevede uno specifico sistema di assemblaggio della superficie frenante e del nucleo interno che permette piccoli spostamenti assiali in due direzioni per un allineamento corretto e preciso tra le pastiglie e il disco in frenata. Questi spostamenti sono stati pensati per evitare le vibrazioni oltre che consentire una frenata potente, precisa e stabile. L’obiettivo, inoltre, è anche quello di garantire un’usura delle pastiglie omogenea in tutto il loro ciclo di vita.
Galfer chiama questo nuovo sistema di assemblaggio TF (True Floating System). Si differenzia dagli altri dischi a due pezzi sul mercato, perché questi ultimi non consentono il movimento separato in quanto sono dotati di rivetti fissi. I Disc Wave Floating di Galfer utilizzano invece piccoli perni che permettono movimenti assiali. Questo si traduce in una vera fluttuazione e un taglio termico totale tra la superficie frenante e il disco.
Il tipo di assemblaggio adottato per la superficie frenante e il nucleo ottimizza la resistenza al maggiore uso dell’azione frenante e permette una progettazione di base leggera. Un principio di distribuzione delle forze che è lo stesso adottato da Galfer alcuni anni fa per progettare i dischi da motocross.
La superficie frenante e il nucleo interno sono realizzati in acciaio inossidabile tagliato al laser. Tutti i dischi sono sottoposti, inoltre, a processi di tempera, inoltre la vernice nera è trattata con elettroforesi, con rettifica e trattamento di finitura superficiale. I dischi subiscono, inoltre, gli stessi processi e controlli di qualità degli altri dischi freno Galfer utilizzati per la MotoGP ed il mondiale Superbike.
Per questo test Galfer ci ha inviato anche due coppie di pastiglie, sia Standard G1053 che Advanced G1851. Le prime, di colore nero, sono adatte per tutte le condizioni, quindi realizzate per garantire un buon equilibrio in termini di potenza, rumore e durata, e fornire una frenata progressiva e potente. Le Advanced, invece, di colore rosso, sono ideali per fondi estremamente umidi e sconnessi. Realizzate con una speciale mescola per garantire un’ottima potenza frenante.
Il peso da noi rilevato del singolo disco da 180 mm di diametro è stato di 140 grammi, quindi perfettamente in linea con quanto dichiarato dal produttore. Il Disc Wave Floating è disponibile in diversi colori per i perni e nei diametri da 180 e 203 mm. E’ in vendita al prezzo di € 55,00. Le pastiglie sono disponibili per la stragrande maggioranza degli impianti frenanti sul mercato. La coppia di pastiglie Standard G1053 è in vendita al prezzo di € 12,31 mentre la coppia Advanced G1851 è venduta a € 18,40.
Info: www.galfer.eu
Distributore per l’Italia: I.G. Italia
Il test
Per i dischi da testare abbiamo scelto il diametro di 180 mm, in modo da utilizzarli su una trail bike. L’installazione dei dischi non ha comportato alcuna difficoltà, visto che in dotazione hanno anche le 6 viti per il montaggio al mozzo.
Le pastiglie sono contraddistinte dal supporto colorato del materiale frenante (nero o rosso) che identifica quindi la versione. Ogni coppia di pastiglie arriva in una confezione che presenta sul retro una piccola guida illustrativa delle caratteristiche della specifica versione in termini di: potenza frenante, prestazioni sul bagnato, resistenza al fading (capacità di mantenere immutata la potenza frenante a seguito di azionamenti ripetuti) e durata. Abbiamo utilizzato dischi e pastiglie per circa 8 mesi, utilizzando per i primi 4 mesi le pastiglie Standard e successivamente le Advanced.
Le pastiglie Standard hanno richiesto un certo tempo di rodaggio rispetto alle Advanced per poter essere pienamente operative. Durante questo tempo hanno mostrato una leggera rumorosità, secondo noi del tutto normale visto che successivamente al periodo di rodaggio si sono mostrate poi silenziose durante l’utilizzo.
Oltre alla silenziosità, però, siamo rimasti impressionati dalla potenza frenante dei dischi, con entrambe le versioni di pastiglie, apprezzando una modulabilità leggermente maggiore quando abbiamo utilizzato le pastiglie Advanced rispetto alle Standard. Le Advanced, inoltre, si sono attestate ad un livello superiore in presenza di bagnato, senza mai mostrare segni di decadimento delle prestazioni. Inoltre nel corso delle lunghe discese, su sterrato o su asfalto, non abbiamo mai avvertito alcun segno di cedimento dell’azione frenante sia con le pastiglie Standard che con le Advanced.
Dal punto di vista della durata, al termine del lungo periodo di test oltre ai normali segni di rigatura i dischi non hanno rilevato particolari segni di cedimento strutturale mentre per le pastiglie abbiamo riscontrato normali ed omogenei segni di usura, un po’ più evidenti per le Advanced. I Disc Wave Floating, insieme alle pastiglie avute in prova, si sono attestati dunque come un più che valido upgrade per il biker che desidera una maggiore potenza frenante anche in condizioni estreme senza essere costretto a cambiare completamente l’impianto frenante.