Diciamo la verità, a chi non è capitato di non dormire la notte dopo aver scoperto un brutto graffio alla bici, magari comprata da poco? La soluzione ovviamente non è quella di evitare gli sterrati, altrimenti non ha senso avere una mtb, ma piuttosto prevenire adottando le opportune misure di protezione per il telaio e magari anche per la forcella. Di soluzioni se ne vedono tante in giro, ma quella proposta da Effetto Mariposa merita senza dubbio l’attenzione, se non altro per la cura messa da questo produttore nel realizzare diverse soluzioni funzionali per il mondo delle ruote grasse, come lo Shelter Roll Off-Road, presente per diversi mesi sulle nostre bici e ora finalmente possiamo darvi le nostre impressioni.
Descrizione
Shelter Roll Off-Road è una pellicola protettiva autoadesiva in multistrato composito trasparente, anti-urto ed anti-graffio e con comportamento viscoelastico, con l’obiettivo quindi di aumentare la resistenza agli urti e ai graffi per i compositi in fibra di carbonio o i metalli su cui è applicato.
La protezione avviene mediante dispersione dell’energia dell’impatto all’interno della propria struttura. Le sue caratteristiche lo rendono, inoltre, resistente all’abrasione e ai più comuni solventi. Le caratteristiche adesive di tipo semi-strutturale alla superficie su cui viene applicato fanno in modo che non risenta dei normali lavaggi della bici, inoltre può essere rimosso, se necessario, senza danni alla vernice sottostante. Shelter resiste, inoltre, ai raggi UV, che normalmente sono causa di ingiallimento di altre pellicole protettive.
Shelter Roll Off-Road è disponibile in rotolo da 1 metro o 5 metri di lunghezza, in entrambi i casi per una larghezza di 54 mm e uno spessore di 1,2 mm. Nella lunghezza di 1 metro è in vendita al prezzo di € 24,00.
Info: www.effettomariposa.eu
Il test
L’applicazione dello Shelter non comporta particolari difficoltà, sebbene richieda comunque un minimo di attenzione. Occorre innanzitutto pulire mediante alcool ed uno straccio pulito la superficie su cui verrà applicato. Si procede poi a tagliare un pezzo di Shelter di forma e dimensioni desiderate, senza rimuovere la carta protettiva. Si ripiega, quindi, una parte della carta protettiva di Shelter per una lunghezza di 25 mm, liberando la superficie adesiva ma stando attenti a non toccare la superficie adesiva con le dita. A questo punto si fa aderire la superficie adesiva di Shelter alla superficie del telaio che si desidera proteggere, esercitando una pressione uniforme e costante con il pollice. Man mano che lo Shelter viene posizionato si rimuove progressivamente la parte rimanente della carta protettiva. Infine partendo dal centro si applica una pressione costante sulla pellicola con i pollici procedendo lentamente verso l’esterno. Il video seguente mostra la procedura di applicazione:
Già al tatto si ha la sensazione di avere a che fare con una pellicola protettiva di consistenza superiore rispetto alle altre pellicole presenti sul mercato. Una volta applicato, inoltre, lo Shelter passa veramente inosservato visto che per notarlo occorre avvicinarsi al telaio ed osservare i punti in cui è presente.
Abbiamo apprezzato la facilità con la quale è possibile applicare gli spezzoni autoadesivi che si desiderano, inoltre se si sbaglia il posizionamento è possibile rimuovere e riattaccare lo spezzone, avendo però cura di non far passare molto tempo. Si può sfruttare quindi lo Shelter per proteggere in particolare il lato inferiore del tubo obliquo ed il fodero inferiore destro, ma volendo si possono anche applicare piccole porzioni adesive nei punti in cui le guaine e le tubazioni freno toccano in corsa il telaio e la forcella.
Dopo diversi mesi di utilizzo abbiamo poi rimosso lo Shelter dal telaio, riscontrando la totale assenza di segni dove era posizionato. Senza dubbio, quindi, un piccolo investimento che vedrà i suoi frutti nel tempo, si potrebbe pensare eventualmente in futuro di offrire la possibilità di personalizzarlo con il proprio nome o con un logo.