Bontrager è tra i nomi che hanno fatto la storia della mountain bike, visto che le origini del marchio risalgono alla fine degli anni ’70, quando l’ingegnere Keith Bontrager, progettista, fisico e meccanico, oltre che biker, aveva avuto l’idea di realizzare componenti e attrezzature in grado di resistere alle continue sollecitazioni in ambito fuoristrada. Nel 1995 Bontrager ha poi ceduto tutto a Trek Bicycles, che ne ha continuato la produzione mantenendo alto il livello qualitativo, come abbiamo potuto appurare nei test da noi fin’ora svolti. Oggi abbiamo l’occasione di parlarvi di un modello di scarpa che abbiamo avuto in test per un lungo periodo, proprio come piace a noi, per potervi dare le nostre impressioni.

Descrizione

Le Rhythm Mountain sono calzature che si basano sul concetto di versatilità, visto che sono state pensate per garantire il massimo tra comfort, prestazioni e durata, in un ampio range di utilizzo dal trailride all’enduro.

Sono scarpe pensate per pedali con aggancio/sgancio automatico ma la caratteristica che le contraddistingue maggiormente, non solo dal punto di vista estetico, è la presenza del rivestimento aggiuntivo GnarGuard per la tomaia.

Un rivestimento anti abrasione in gomma posizionato sul lato esterno, ovvero quello più a rischio di impatti, più accentuato nella parte anteriore della scarpa che poi si riduce nella parte posteriore a favore della traspirabilità.

Sul lato interno, invece, troviamo una serie di fori pensati per la ventilazione.

Oltre a questo troviamo anche un caratteristico disegno asimmetrico, con il lato interno della caviglia rialzato per garantire una maggiore protezione da eventuali impatti con le pedivelle o i foderi inferiori.

La suola è realizzata in nylon rinforzato con fibra di carbonio, che Bontrager identifica con un valore di 7 su 14 nella sua scala di rigidità. La suola è poi rivestita con un materiale gommoso realizzato da Bontrager e denominato Tachyon, pensato come buon compromesso tra durezza a favore della spinta sui pedali e aderenza per quando è necessario percorrere i tratti a piedi.

La chiusura è affidata ad un sistema Boa IP1 micro-regolabile, con la possibilità di stringere o allentare la tensione in maniera micrometrica oltre che di aprire la scarpa tirando il pomello verso l’alto. In aggiunta troviamo una fascia a velcro posizionata in corrispondenza del collo del piede.

E’ prevista, infine, la possibilità di aggiungere due spuntoni in acciaio sulla zona anteriore, non in dotazione alle Rhythm Mountain, per un eventuale utilizzo in ambito ciclocross o comunque per aumentare l’aderenza nel caso in cui si volessero utilizzare le scarpe su sentieri con tratti impegnativi di portage.

Il peso da noi rilevato del paio di scarpe, in taglia 45, è stato di 993 grammi. Le Rhythm Mountain sono disponibili nei colori nero o nero/arancio e nelle taglie dalla 39 alla 48. Sono in vendita al prezzo di € 169,99.

Info: www.trekbikes.com

Il test

Già quando le si tira fuori dalla scatola le Rhythm Mountain danno una sensazione di elevata qualità costruttiva oltre che di robustezza. Le abbiamo trovate fin da subito perfette nella calzata, apprezzandone la tomaia né troppo morbida né troppo rigida, secondo noi un buon compromesso tra efficienza in pedalata e comfort.

Il sistema di chiusura si è rivelato sia facile da azionare che efficace durante la pedalata. Il sistema di regolazione micrometrica Boa IP1 è, come sempre, facile da azionare. Dopo aver premuto il pomello, infatti, basta girarlo in un verso per tirare il laccio mentre girando nel verso opposto il laccio viene rilasciato. Per aprire completamente, invece, basta tirare il pomello verso l’alto. Il sistema si è rivelato anche molto efficace, non avendo mai avvertito fastidiosi allentamenti oppure pressioni sgradite al piede.

Lo spazio ricavato nella suola per l’aggancio delle tacchette ai pedali è risultato adeguato, dal momento che ha consentito le operazioni di aggancio e sgancio senza alcun tipo di difficoltà. Abbiamo apprezzato, comunque, le caratteristiche gommose della suola che hanno consentito un più che sufficiente grip sui pedali in quei casi in cui li abbiamo sganciati nell’attraversare alcuni tratti particolarmente esposti ed impegnativi.

Nonostante le Rhythm Mountain siano progettate non in maniera specifica per l’XC agonistico, hanno offerto comunque un ottimo trasferimento di potenza, sia adottando i classici pedali da cross country, quindi piccoli e leggeri, sia nell’uso con pedali pur sempre automatici ma di dimensioni più generose, sfoggiando quindi un buon livello di rigidezza. Tali caratteristiche spesso vanno a discapito poi del comfort durante gli attraversamenti a piedi, ma con queste scarpe ciò non si è verificato e ne abbiamo apprezzato la valenza anche nei casi in cui siamo stati costretti a proseguire a piedi.

Abbiamo apprezzato anche l’eccellente protezione fornita dalle scarpe sia in corrispondenza del puntale che del tallone, così come il disegno asimmetrico della tomaia che più di una volta ha protetto in maniera efficace le nostre caviglie, anche se ciò comporta un leggero aumento di peso a causa del materiale aggiuntivo.

La traspirabilità si è mantenuta su buoni livelli anche nelle giornate molto calde mentre la resistenza all’usura si è attestata, sul lungo periodo di test, su livelli eccellenti. Dobbiamo ammettere che l’unico neo delle Rhythm Mountain è il loro peso, leggermente al di sopra della media nello specifico ambito di utilizzo, ma considerato il comfort generale, le prestazioni che hanno dimostrato sul campo, la durata ed il prezzo siamo propensi a chiudere un occhio su questo neo a fronte di un’elevata qualità costruttiva che si farà poi sentire sui sentieri in maniera evidente.