Per essere solo una diciassettenne, ne ha già vinte tante di gare e di titoli, compresa una medaglia di bronzo ai campionati europei di quest’anno. Stiamo parlando di Lelia Tasso, giovane atleta dello scenario downhill che ha ancora tanta strada da fare ma anche tante vittorie da raccogliere.

Età: 17 anni.

Vive a: Sorisole (BG).

Musica preferita: rap, techno, reggae.

Hobby: uscire con amici, andare a ballare.

Percorso preferito: Lousã (Portogallo).

MTB-VCO: Ciao Lelia, i nostri lettori sono curiosi di sapere quando e perché hai cominciato ad andare in mountain bike.

Lelia Tasso: Dai 9 ai 12 anni iniziai a fare gare di cross country, ottenendo anche qui ottimi risultati (maglie provinciali e delle Orobie Cup). All’età di 13 anni invece ero alla ricerca di qualcosa di diverso, più adrenalinico e grazie ad Emiliano Carminati, il mio allenatore di quel periodo, intrapresi questo fantastico sport! Anche grazie alle sue basi ed insegnamenti che ho raggiunto diversi risultati!

MBV: Qual è stata la tua prima gara e che risultato hai ottenuto?

LT: Correva l’anno 2014, partecipai ad alcune gare del Circuito Nazionale Gravitalia, la prima gara ricordo era Caldirola, pista di media lunghezza e difficoltosa nonostante il terreno bagnato; al tempo non c’erano molte donne, infatti nella categoria esordienti ero l’unica, ma comunque feci un ottimo tempo per essere la mia prima gara, ricordo sui 5 minuti!

MBV: In questa stagione hai raccolto molte soddisfazioni, a partire già dalla primavera con la medaglia di bronzo agli Europei in Portogallo. Ci racconti un po’ la tua gara?

LT: Senza dubbio la soddisfazione più bella in assoluto la mia prima medaglia di bronzo.
Il percorso uno dei più belli che abbia mai fatto: era misto, c’era il veloce, il tecnico, il ripido e i salti. Durante la discesa c’erano 3/4 tipi di terreno diversi, da una terra più argillosa ad un’altra meno. Ti metteva alla prova in tutti i sensi: mentalmente, fisicamente e tecnicamente. Le condizioni atmosferiche non erano delle migliori, ogni giorno si creavano delle nebbie basse seguite da piogge ininterrotte e così il giorno della gara, ma comunque un’esperienza indimenticabile. Grazie al Ct Roberto Vernassa ed ai compagni della nazionale che hanno reso possibile tutto ció.

MBV: Poi in estate è arrivato il titolo italiano DH a Pila, quello 4X il mese successivo in Val di Sole e per concludere la vittoria nel circuito Gravitalia. Quale risultato ti ha dato maggiori soddisfazioni?

LT: Ogni vittoria è una soddisfazione. Considerato che ogni gara è a sé, comporta oltre che dei rischi anche degli imprevisti, nulla è scontato quindi chiaramente ogni vittoria è più che una soddisfazione, ovvero una ricompensa a tutte le fatiche, tensioni e stress che si accumulano i giorni prima di una qualifica o gara.

MBV: C’è  una gara, invece, che quest’anno ti ha deluso molto?

LT: La prima tappa del circuito Gravitalia svolta a Pian del Poggio dove non mi sono trovata in sintonia con il percorso, poco tecnico e molto pedalato, in cui mi sono classificata 2^ per una manciata di decimi di secondi.

MBV: Qual è la gara del calendario italiano che ti piace di più?

LT: Senza ombra di dubbio Pila (AO).

MBV: Hai un tuo idolo nel mondo del downhill?

LT: Brook Macdonald per il suo stile di guida.

MBV: Normalmente quanto tempo dedichi all’allenamento?

LT: L’allenamento deve essere quotidiano, in base alle stagioni può essere in palestra o fuori nei sentieri dietro casa oppure gli 80 km sulla mia enduro!

MBV: Ci descrivi la bici che hai utilizzato in questa stagione? Ed il prossimo anno?

LT: Quest’anno la Mondraker Summum Pro Team e la Mondraker Dune XR per l’enduro. Per il prossimo anno ancora non lo so.

MBV: Quali obiettivi ti poni per la prossima stagione?

LT: Io credo che ovunque si voglia arrivare, bisogna partire sempre da sé stessi. Detto questo non posso fare previsioni!

MBV: Grazie dell’intervista Lelia ed in bocca al lupo per la tua prossima stagione agonistica!

LT: Grazie mille a voi e buona serata!