Torniamo ad analizzare a mente fredda l’edizione 2018 della Sila Epic, un’edizione che passerà alla storia, oltre che per i risultati sportivi, per l’eccezionalità degli eventi meteorologici che hanno messo a dura prova sia gli atleti che gli organizzatori.
Iniziamo con il dire che in Italia sono davvero poche le gare che possono vantare percorsi superiori ai 100km e tra queste la Sila Epic con i suoi 107Km e 3200 m di dislivello è sicuramente una delle più impegnative da affrontare. Una gara che si svolge a quote elevate tra i 1300 e i 1900 metri di altitutine in un ambiente di alta montagna dove tra sentieri nei boschi e su prati aridi si può pedalare per molti chilometri prima di incontrare una strada o una casa. Per fortuna siamo in estate e quando si pensa alla Calabria ed alla Sila si pensa al sole, al caldo ed invece i giorni precedenti la gara sono stati caratterizzata da forti acquazzoni pomeridiani con bruschi cali di temperatura ed anche per il giorno di gara erano previsti nel pomeriggio forti acquazzoni su tutto l’altopiano.
Subito dopo l’arrivo dei primi un vero e proprio nubifragio si è abbattuto lungo il percorso della Sila Epic con forti piogge, fulmini e grandine. Una condizione che può capitare in un ambiente montano specie in estate. Chi conosce l’ambiente montano sa benissimo che per affrontare un’escursione di oltre 5 ore è sempre utile avere con se sempre qualcosa per coprirsi, anche un semplice antivento può sicuramente essere utile.
Alla Sila Epic si pedala ininterrottamente dalle 6 alle 10 ore ed è sempre auspicabile in queste situazioni essere attrezzati ad ogni evenienza. Purtroppo visto anche la mattinata calda e soleggiata, molti atleti sono partiti incautamente con la sola divisa estiva senza avere con se alcun capo per far fronte al freddo ed alla pioggia.
Nonostante tutto l’organizzazione dell’ ASD Mountainbike Sila è risultata all’altezza della situazione, non appena iniziate le difficoltà sono partiti i mezzi di soccorso che hanno portato tutti i bikers che ne avessero bisogno in sicurezza.
Sul percorso, a far fronte alle avversità metereologiche, l’ASD Mountainbike Sila ha messo in campo 30 mezzi e oltre 150 volontari.
Sono state 80 le persone che hanno avuto bisogno di assistenza lungo i 100 Km del percorso, i volontari hanno aiutato i bikers in difficoltà e recuperato le mountainbike.
Il 95 % delle persone recuperate erano già in sicurezza all’interno dei rifugi, nei maneggi, negli hotel; il restante 5% era in zone del tracciato più impervie ma sono stati intercettati grazie alle moto e recuperati dai fuoristrada.
In montagna è facile imbattersi in cambiamenti atmosferici repentini e, chi aveva il necessario utile a coprirsi, ha continuato la sua gara, sicuramente con qualche difficoltà in più, ma decisi a portare a termine la gara.
La Sila Epic, nel suo percorso marathon, è da considerarsi una vera impresa, con qualsiasi tempo metereologico, e chi decide di affrontarla deve avere la preparazione e l’esperienza per portarla a termine; non a caso il percorso lungo è chiamato Epic !
Tanti sono arrivati al traguardo con tempi di percorrenza fino ad oltre 9 ore (tra i quali anche 2 atlete); hanno tagliato il traguardo stanchi, infangati, ma la felicità che si leggeva nei loro volti ci ripagava anche dei nostri sforzi.
Non ci si improvvisa bikers, ci vuole preparazione, tecnica e tantissima passione.
La Sila Epic prevede da sempre anche il percorso granfondo, una gara veloce, divertente, con un chilometraggio e dislivello minore, una gara giusta per faticare divertendosi che consigliamo a chi non ha una preparazione atletica adeguata per affrontare percorsi marathon.
Riteniamo che organizzare un evento di alto livello non sia semplice, noi ce l’abbiamo messa tutta per farvi vivere un evento il più possibile senza rischi perche prima di tutto viene la sicurezza, per voi che ci scegliete venendo a correre in Sila e per noi che ci mettiamo continuamente in gioco per farvi gareggiare in sicurezza e per cercare di darvi sempre il meglio.
Grazie a tutti e vi aspettiamo per la 4^ Sila Epic.
