Con la Enduro SL, Specialized 10 anni fa intendeva rafforzare il suo obiettivo di proporre alla propria clientela delle biammortizzate in maniera totalmente indipendente da ciò che allora offriva il mercato in termini di sospensioni.
Destinata ad un utilizzo tra l’all mountain e l’enduro, la Enduro SL proponeva, infatti, la forcella ad aria Future Shock E150SL e l’ammortizzatore, anch’esso ad aria, AFR (Active Functional Response), entrambi prodotti dalla stessa Specialized.
La forcella aveva 150 mm di corsa ed era a doppia piastra per garantire la massima rigidità e precisione di guida, grazie anche all’adozione del perno passante da ben 25 mm di diametro. Il uso funzionamento si basava sulla presenza della Spike Valve, che aveva la caratteristica di distinguere tra le oscillazioni prodotte dagli impatti contro gli ostacoli da quelle indotte invece dalla spinta sui pedali e dall’azione frenante. Era possibile, inoltre, ridurre la corsa della forcella da 150 a 100 mm per consentire di affrontare le salite con maggiore agilità.
Anche l’ammortizzatore AFR era dotato di Spike Valve per gestire i 150 mm di escursione alla ruota posteriore e tarato in maniera specifica per la Enduro SL per quanto concerne la progressività.
Era possibile, inoltre, modificare la posizione dell’attacco inferiore del’ammortizzatore, con il risultato di poter variare angolo di sterzo, angolo piantone e altezza del movimento centrale.
L’Enduro SL era declinata nelle seguenti tre versioni:
- Enduro SL Pro Carbon, con triangolo principale in carbonio e carro in alluminio M5
- Enduro SL Expert e Enduro SL Comp, con telaio in alluminio M5
Geometrie
Taglie disponibili: | S-M-L-XL |
Orizzontale virtuale: | 559-591-620-647 mm |
Angolo sterzo: | 67,9° (High), 67° (Low) |
Angolo piantone: | 73,1° (High), 74° (Low) |
Altezza movimento centrale: | 367 mm (High), 356 mm (Low) |
Standover | 742-748-762-782 mm |
Tubo sterzo: | 129-139-153-179 mm |
Carro posteriore: | 421 mm |
Passo: | 1115-1147-1177-1205 mm |
Pro
Il peso contenuto, considerata la destinazione d’uso, e la possibilità di ridurre la corsa (e quindi l’altezza) della forcella consentivano all’Enduro SL di scalare abbastanza bene anche le salite più impegnative. Il perfetto bilanciamento tra i due assi e l’ottimo lavoro svolto dalle sospensioni rendevano, inoltre, la sua guida molto precisa nell’affrontare le curve, dalle più lente alle più veloci.
Contro
Era veramente difficile trovarle qualche difetto.