Gli Amici del Ciclo del presidente Stefano Tomasi hanno lavorato davvero tanto per la loro creatura dal nome aristocratico e altisonante, la fascinosa Biella – Oropa. Le facce dei circa settanta iscritti che non si sono lasciati intimidire dal nubbrifagio della notte sono rilassate e sorridenti e uno splendido sole illuminava tutta l’ex piazza del macello situata nel cuore di Biella ma, se alzavi lo sguardo verso nord , ai circa 1200 mt di quota delle alpi biellesi dove il grandioso Santuario Mariano patrimonio dell’umanità è adagiato da circa otto secoli , ti accorgevi che una fitta nebbia lo avvolgeva insieme a tutte le cime che lo circondano.
Puntualissimi come un orologio svizzero, Stefano e Marta , rampolli del gigantesco Gianni Riconda, radunano i grimpeurs per la partenza unica. Sedici i chilometri da percorrere e circa mille mt il dislivello e già al passaggio del Bellone e del sentiero della Valdornina, i sorrisi dei corridori si trasformano in smorfie, il sudore segna i loro visi per nulla rilassati, qualcuno comincia già a smadonnare, altri forse pregano, qualcun altro ancora comincia ad attaccare deciso, è il caso dello junior Manuel Ballinetor e del senior 2 Richy Ornaghi che stanno correndo un grande master, al suggestivo passaggio del trenino sono uccel di bosco, Ballinetor realizzerà il miglior tempo assoluto dominando su S. Partenope e il rientrante F. Bianco, mentre Ornaghi ha la meglio su un bravo Andrea Mora e un tenace A. Longo.
E’ bastato qualche scatto, anzi, qualche rasoiata al senior 1 Denis Cantone per materializzare una bella e convincente vittoria. A volte l’argento è il colore del rimpianto, quello di non essere riuscito a salire sull’ultimo gradino che porta all’oro ma, se il gap è di oltre tre minuti , come certifica la classifica redatta da zio Renato Poletti al nome di Adriano Bellè, allora c’è da fare i complimenti al vincitore che oggi è stato un grande Mauro Rebeschi (veterani 2) che meritatamente guida la generale con 140 punti di tranquillizzante vantaggio. Stesso identico discorso e vantaggio del veterano 1 Sergio Viola che batte il dottor Antonio Mazzuero e …vede la vetta anche nella generale.
Il gentleman 1 Girelli Costantino francamente non lo conosciamo e del resto è alla sua prima del master e ci ha piacevolmente sorpresi quando sul ciottolato del piazzale dov’erano posti i tappeti elettronici lo abbiamo visto arrivare con due minuti di vantaggio su F. Severico e G. Coda Fatin. La mountain bike è riuscita a colmare tutta la sua voglia d’agonismo che sente innata fin da quando ha mosso i primi passi nel girello e Vincenzo Cuccurullo , gentleman 2 , non fa mistero sul fatto che non riesce a fare a meno del ciclismo. Ha tentato di contenerlo stringendo i denti il “nostro” Claudio Biella e per metà gara c’è anche riuscito ma poi ha dovuto lasciarlo andare ed è proprio Biella che sportivamente va a stringere la mano al vincitore in segno di grande rispetto.
Che gara , quella del super a Gianni Battani, non era per nulla scontato che avrebbe battuto il capoclasse di categoria e riuscirci lo riempie di gioia ma il numero eclatante lo ha compiuto il super B Aldo Allegranza che s’impone su Matteo Petrucci che il santuario di Oropa lo conosce metro per metro. Vince ma non convince il debuttante Bum Bum Ballini e per la prima volta lo abbiamo visto affaticato, pesante e stanco e realizza …solo, il decimo tempo assoluto, nulla di chè, ma del resto anche Peter Sagan se non si allena diventa un comune mortale. Fiori e applausi anche per il primavera Fabio Ramponi e per le donne Sabrina De Marchi e Kathrin Oertel .
Termina con un gran ristoro e un’ottima premiazione questa fascinosa e storica prova al cospetto del Santuario di Oropa fra i più visitati al mondo, chi c’era ricorderà a lungo questi pazzi Amici del Ciclo, per la loro serietà professionale, per la loro passione e la loro allegria, a noi la soddisfazione di aver intuito che questo gruppo ci avrebbe dato grandi emozioni e, ne siamo convinti, ci regaleranno ancora grandi organizzazioni , a cominciare dal 2 Settembre quando scenderanno in campo a Candelo, nella savana biellese. E infine le belle e sentite parole del Pres. S. Tomasi:” I miei alfieri non hanno mai perso l’autostima e credono sempre in tutto ciò che facciamo, ringrazio pubblicamente l’immenso Roberto Osti, senza di lui non ci sarebbe questa classica, poi Fabio Tomasi ( ragno zoppo), Paolo, Mario, Marco Cortesi, Simona Mastarone, Alberto, Diana, Simona Guzzardi, Erica Passarella, Luciano Dabenini e il deux machina Daniele Drigo senza dimenticare il Comune di Biella per il patrocinio, l’assessorato allo sport, l’Ente Aree Protette del Ticino e del Lago di Oropa e infine il Centro Polivalente Multietnico per la sala delle iscrizioni”.