Circa due anni fa Shimano ha presentato il nuovo gruppo SLX con l’intento di portare molte delle caratteristiche prestazionali del Deore XT in questo gruppo di media gamma. Oltre ai componenti della trasmissione, da noi già testati, il gruppo ha introdotto anche i nuovi freni SLX M7000, che abbiamo avuto modo poi di testare per un lungo periodo.

Descrizione

Gli SLX M7000 dal punto di vista estetico sono molto simili al modello Deore XT, tranne per le linee un po’ più squadrate, tuttavia la similitudine non si ferma all’aspetto estetico, viste le caratteristiche tecniche che inglobano.

Prima tra tutte la leva in alluminio, dal disegno più ergonomico rispetto al passato e che segue il profilo Servo Wave messo a punto da Shimano per garantire un rapido recupero della distanza tra pastiglie e disco, in modo da ridurre il rischio di interferenze e di conseguenza un graduale aumento della pressione del circuito idraulico, a favore quindi di una maggiore modulabilità. La leva, inoltre, integra anche il registro di regolazione del reach, ovvero della distanza della leva stessa dal manubrio, che in questo modo è possibile personalizzare senza alcun attrezzo.

Il pompante presenta un disegno assiale oltre che dimensioni ridotte del cilindro e del serbatoio dell’olio minerale rispetto al precedente modello, al fine di ridurre i pesi. Anche l’attacco al manubrio ha una dimensione ridotta e integra l’attacco per il comando cambio/deragliatore (I-Spec II), in modo da creare più spazio sul manubrio e consentire una linea più pulita.

La pinza è anch’essa realizzata in alluminio, con inserimento delle pastiglie dall’alto. L’attacco della tubazione integra un raccordo banjo grazie al quale è possibile personalizzare l’angolazione della stessa tubazione in ingresso alla pinza.

Shimano ha reso, inoltre, più facili le operazioni di spurgo mediante la tecnologia “One Way Bleeding”, con la quale adesso lo spurgo avviene in maniera monodirezionale con la modifica della posizione del nipplo di spurgo per semplificare le operazioni di manutenzione. I freni sono forniti di serie con pastiglie a mescola organica, ma sono disponibili in opzione con pastiglie sinterizzate metalliche. Le pastiglie, inoltre, sono dotate delle caratteristiche alette di raffreddamento secondo la tecnologia Ice Technologies di Shimano.

Abbiamo testato i freni con i dischi SM-RT70 da 160 mm, ma sono disponibili anche nel diametro da 180 e 203 millimetri. Si basano anch’essi sulla tecnologia Ice Technologies, con la quale il disco è realizzato con struttura a sandwich a 3 strati in acciaio inox, alluminio e acciaio inox, in modo da garantire una migliore dispersione del calore e, di conseguenza, minore usura delle pastiglie, minore rumorosità, minore perdita di efficienza e maggiore leggerezza.

Il peso da noi rilevato del singolo impianto anteriore con tubazione originale è stato di 265 grammi, escluso il disco che nel diametro da 160 mm ha un peso di 148 grammi comprensivo del lock ring. Il singolo impianto senza disco è in vendita al prezzo di € 99,99 mentre il solo disco costa € 39,99.

Info: bike.shimano.com

Il test

L’installazione del pompante al manubrio è facilitata dalla presenza del collarino apribile, che anche se inizialmente sembra aprirsi solo parzialmente, basta premere con una punta sottile nell’apposito foro per aprirlo completamente, in modo da non essere costretti a rimuovere le manopole. Le dimensioni ridotte del collarino conferiscono al manubrio un aspetto molto pulito, grazie anche alla possibilità di sfruttare l’attacco I-Spec II per il comando cambio/deragliatore compatibile.

L’installazione della pinza è invece facilitata dalla presenza del raccordo banjo sul terminale della tubazione in ingresso alla pinza. In questo modo è possibile trovare facilmente la migliore angolazione per la tubazione anche in presenza di un telaio dal disegno particolare. Il caricamento delle pastiglie, inoltre, avviene dall’alto per cui non è richiesto lo smontaggio della ruota o della pinza. Per quanto riguarda, invece, il centraggio della pinza sul disco, l’operazione è facilitata da un buon arretramento delle pastiglie quando si rilascia la leva. Ciò si traduce in una pressoché inesistente interferenza fastidiosa in corsa tra pastiglie e disco, grazie anche ad un ottimo allineamento di quest’ultimo.

Sebbene la scheda tecnica di questi freni preveda l’utilizzo della leva con due dita, noi l’abbiamo trovata molto comoda da azionare anche con un solo dito. La sua eccellente ergonomia per l’intero arco del suo movimento non ci ha mai fatto rilevare affaticamenti anche nel corso delle lunghe discese. Rispetto ai modelli Deore XT e XTR manca la lavorazione sulla leva per migliorare il grip in condizioni di bagnato, tuttavia la sua finitura opaca aiuta molto in tal senso.

Si apprezza molto, su questo modello di media gamma, la presenza del registro di regolazione della distanza della leva dal manubrio integrato direttamente sulla leva. Ciò consente di effettuare questa personalizzazione senza alcun attrezzo in qualsiasi momento e anche indossando i guanti.

Abbiamo già testato in passato sia il modello XTR che Deore XT dei freni Shimano e possiamo dire che gli SLX hanno dimostrato sul campo una potenza frenante quasi allo stesso livello, considerata la presenza di due soli pistoni, senza necessità di un lungo periodo di rodaggio e riuscendo a mantenere questi livelli sufficientemente alti anche nell’uso prolungato, sebbene in queste circostanze si comincia ad avvertire l’esigenza di avere pastiglie a mescola sinterizzata metallica anziché organica.

Anche la modulabilità degli SLX ci ha impressionato positivamente considerate le nostre iniziali aspettative da questo modello di media gamma. Hanno infatti dimostrato sempre un’ottima prevedibilità in risposta, caratteristica che insieme agli altri aspetti già indicati rende questi freni una scelta molto appetibile in rapporto al prezzo di acquisto.