La prima edizione della Granfondo Terre del Sangiovese si può dire sia stata un successo, sia di partecipazione, sia locale, che extra regionale, fino ai servizi messi in campo.
Oggi i due organizzatori dell’evento, dopo aver tenuto il consueto breafing post gara, sono in grado di fare importanti riflessioni sulla prima edizione che a detta di molti è stata un successo, sia per quanto riguarda il percorso, per la location che per i servizi messi in campo.
“Non è stato facile organizzare questa prima edizione, specie avendo un vincolo su tutti: quello di rimanere per forza dentro il territorio di Bertinoro. Questo aspetto è stato determinante per la gestione della gara e la scelta del percorso, reso duro ma soprattutto ricco di attraversamenti sulle strade. Ovviamente è stata una prima edizione e siamo consapevoli che sono molte le riflessioni da fare, partendo dalla scelta del percorso, allungandolo anche su altri comuni e soprattutto rendendolo più dolce. Verrà anche migliorata la segnaletica, già buona quest’anno, ma migliorabile.
Di fatto ha vinto un toscano, secondo è arrivato un lombardo e terzo un veneto. Se la segnaletica è andata bene per loro, lo dev’essere stata anche per gli altri.
Anche sotto il profilo della sicurezza, non possiamo che ringraziare le forze dell’Ordine e i gruppi di Protezione Civile intervenuti, che hanno gestito una prima edizione garantendo l’incolumità ai bikers. Vorrei infine fare i complimenti ai partecipanti, poichè in totale abbiamo raccolto solo qualche refuso di gel, cosa che dimostra che piano piano, il tema della tutela dell’ambiente sta entrando nella testa dei corridori.” Queste le parole di Erio Briccolani, responsabile gara dello Staff Bike 2000.
“Organizzare su un centro medievale non è come organizzare su una piazza come quella di Este, la mia città: parcheggi, servizi pre e post gara e ring di partenza erano posizionati su tre punti diversi e la cartellonistica è stata determinante per capire dov’erano posizionati i servizi. Anche la gestione delle griglie non è stata semplice, ma siamo riusciti a far rispettare le regole dei circuiti, a costi di fare arrabbiare qualcuno.
Chi critica chi fa rispettare le regole, ha molto da imparare nel ciclismo. Il vero campione non ha bisogno di scuse per arrivare davanti. Lo dimostra il secondo assoluto, partito nelle retrovie lasciando la vittoria all’atleta toscano solo negli ultimi chilometri. Io ed Erio abbiamo già fatto un breafing post gara e abbiamo annotato tutte le cose da migliorare; d’altronde da una base bisogna iniziare, con l’obiettivo poi di far divertire gli amici bikers.
Il prossimo anno, sicuramente chi viene troverà una GF Terre del Sangiovese ben diversa da quella vista quest’anno.” parole di Gianluca Barbieri responsabile logistico della gara.
Insomma, un risultato più che positivo per la prima edizione della GF Terre del Sangiovese, che il prossimo anno, riporterà in auge la terra romagnola, nel mondo delle ruote grasse.
Info su www.terredelsangiovesemtb.it e rispettiva pagina facebook