Conegliano e la sua società non si smentiscono, la giornata di gara è sempre di buon livello, agonistico come organizzativo, caratterizzato in gran parte delle edizioni (e questa non ha fatto eccezione) da un caldo che mette a dura prova i partecipanti insieme a percorsi ben tarati e una logistica particolarmente qualificante. Lo rende più evidente il commento a caldo del vincitore, Franco Adaos che appena dopo l’arrivo dice più o meno “una gara veramente divertente dove trovi tutto quello che è mountainbike: fatica nelle salite dure, tratti tecnici, fasi di gruppo e la possibilità di un attacco. Un percorso duro ma bello e nello stesso tempo divertente”. Riportato sommariamente a memoria è una buona sintesi della giornata di Conegliano.
Parte presto, anche in considerazione delle temperature calde attese e puntualmente arrivate gara 1, prima delle 9. La testa la prende subito il favorito M3, Nicola Terrin che fa il vuoto e continuerà fino allo stop per rottura catena. Poco dietro è Marco Agricola il migliore a “reggere il passo”, che taglia il primo traguardo di giornata vincendo la M3, davanti ad Alessandro Zandegiacomo che non ha mai mollato il passo dei primi, ed Emiliano Zara. Tra di loro si è presto “infilato” Antonio Tasca, che raggiunge l’ennesimo traguardo come vincitore M4 di buona misura davanti ai “duellanti” Massimiliano Dionisi e Francesco Bellato. La M5 è di nuovo “preda” del gagliardo Gianfranco Mariuzzo, sul sempre consistente Flavio Zoppas. M6 particolarmente in vista in questa giornata: prestazione di rilievo per Roberto Morandin che per staccare il rivale di tutta la stagione, Moreno Bianco, raggiunge tutti della categoria precedente in una progressione veramente importante. Sul podio M6 con loro, permettete una menzione, il coordinatore della Veneto Cup, Flavio Furlanetto, che quando riesce ancora ad allenarsi tra i mille impegni di mettere insieme tutto questo, riesce a prendersi ancora qualche bella soddisfazione, tipo questa del podio. Parentesi: a tenere insieme tutto l’ambaradan della Veneto Cup & Kids siamo in tre: l’appena citato Flavio, che ne è il promotore, Giuseppe Fiorito che cura classifiche e segreteria di questa e millanta eventi e che da un po’ ha rispolverato la sua MTB x non dimenticarsi di come si fatica. Rimango io, che scrivo e fotografo con la mia MTB che avrebbe le ragnatele se non mi ricordassi di toglierle ogni tanto x rimetterla al suo posto, appena ripulita e la panza che cresce, va bè, fine della parentesi. Ancora due traguardi per gara 1: il primo è di Fabrizio Stefani che si conferma miglior M7 ed Enrica Furlan alla sua miglior prestazione come MasterWoman.
Ricco il parterre di gara 2, le categorie giovanili qui sono di casa per il particolare interesse della Società come di molte tra le altre partecipanti e del campionato.
E’ un terzetto di Allievi 2 a prendere la testa, duellando a lungo per i 3 giri programmati: Candeago che prende l’iniziativa seguito da Vazzola e Capoia. Lo spunto finale nelle ultime fasi è quello di Gianni Vazzola che si impone su Alberto Capoia ed Andrea Candeago. Tra i primo anno è Fabrizio Perin a dettare il passo dall’inizio, vincendo di stretta misura su Carlo Penzo mentre Samuele Mazzucco completa il podio.
Assolo tra le ragazze allieve per Camilla Cassol, che vince e pensa già ai prossimi impegni importanti, la seguono sul podio Marta Zini ed Erica Campagna.
Finisce in volata la gara esordienti secondo anno: Gabriele Mazzucco coglie una incertezza di Mattia Marini e lo batte sul filo di lana, terza piazza per Nicolò Callegaro che giustamente esulta anche lui per il risultato.
Si risolve in volata anche la prova degli esordienti primo anno, lo spunto è di Francesco Schiavinato che regola di poco Alex Buoso, sul podio con loro Kevin Ruaro.
Tra le ragazze esordienti la vittoria più bella per la Società Organizzatrice: Elena Tomasella nasce qui e mette in campo la determinazione che è la sua dote più evidente a chi segue, per imporsi nettamente sul campo partecipanti davanti a una sempre ottima Denise Faiola ed a Camilla Fontana.
La giornata, partita avvedutamente presto, si fa sempre più calda per le categorie “maggiori” con il “clou” finale di gara 3. In testa, nei primi giri il gruppetto dei pronosticati, all’attacco i migliori under Lorenzo Dal Piva in testa e gli altri appena dietro. Dirà a fine gara il vincitore Franco Adaos: “la gara mi è sembrata divertente perché si passa gran parte in gruppo e gran parte del percorso è sul tecnico e divertente. È organizzata bene. La dedico al mio papà che è il giorno del papà in Cile e alla gente che crede in me. Sono partito a controllare la corsa poi ho lasciato gli altri imporre il loro ritmo per vedere chi poteva reagire, ho provato a rivedere chi stava bene e ho trovato un buco quando gli altri hanno atteso troppo a reagire e ne ho approfittato per andarmene fino al traguardo” ed è andata proprio così: dopo i primi giri il gruppo si è sgranato sotto l’azione di Franco Adaos, che come 2 domeniche fa ai Laghetti della Val Lapisina si è involato verso il successo. Tra gli inseguitori a Conegliano chi ha “tenuto” di più è Marco Ticcò, secondo sul traguardo. Poco dietro di lui la volata per il successo under 23 e la terza piazza assoluta è di Eddy Zordan che ha anticipato nelle ultime curve Lorenzo Dal Piva e lo ha preceduto sul traguardo. Podio elìte completato dalla costanza di Andrea Dei Tos quello under da analogo atteggiamento di Alex Da Canal, tutti con distacchi contenuti.
La gara junior è vissuta dell’attacco iniziale di Simone Pederiva, continuata con la progressione di Loris Mazzucco che raggiunge Lorenzo Faoro, partito a ruota di Pederiva. Insieme, prendono la testa e vantaggio. Allungo nelle fasi finali per il successo di Loris Mazzucco, sullo stesso Faoro mentre la terza piazza è di Andrea Taffarel protagonista di una prova in crescendo.
Brilla, nella femminile la stella di Giada Specia, la junior, nazionale e capolista degli Internazionali d’Italia detta un passo fuori portata dalle avversarie e conclude vincente di categoria sui 3 giri, davanti alla compagna Gaia Pagotto e ad Arianna Tavella. Proseguono le open, guidate nella prima tornata da Noemi Pilat, ma la progressione “giusta” è di Anna Lirussi che si aggiudica l’assoluta finale sulla stessa Pilat ed Elisa Rigo, nel dopo gara Lirussi dichiara: “lo start oggi è scattato alle 11.45 e il caldo si è fatto ben sentire! Nel tracciato si alternavano salite e discese abbastanza veloci che lo rendevano bello e divertente. Quattro erano le tornate, ho cercato di gestire la gara nel migliore dei modi, cercando di bere il più possibile per prevenire possibili crampi. Voglio dedicare la vittoria al mio team, in modo particolare a coloro che ogni domenica, soleggiata o piovosa che sia, ci garantiscono la presenza in area tecnica”.
Primo a tagliare il traguardo tra i master e vincente M1 è il plurititolato Ivan Zulian. Si aggiudicano rispettivamente la Master Elìte e la M2 Matteo Bonazza e Nicola Solimeno in una serie di arrivi con distacchi resi significativi dal percorso impegnativo unito alla temperatura che ha aggiunto un “quid” in più di fatica.
Questo giugno riserva ancora una prova che si è guadagnata l’appellativo di “classica”, prima di un periodo di pausa nel campionato. Appuntamento la prossima domenica 24 a Valdobbiadene con il Mionetto Trophy, senza dimenticare i Kids che si ritroveranno sabato 23 pomeriggio a Torre di Mosto per il Trofeo Tergas.