E’ partita oggi da Schladming (Austria) la 20^ edizione dell’Alpen Tour Trophy, la marathon che si articola su 4 tappe e che condurrà gli atleti provenienti da 34 paesi del mondo attraverso i paesaggi alpini della regione di Schladming-Dachstein, per un totale di circa 200 km e 9.400 metri di dislivello. La prima tappa odierna prevedeva una distanza di 70 km con 3100 metri di dislivello, un tracciato che si sviluppava nella regione di Ramsau-Dachstein, con il punto di controllo King of the Mountain situato a Türlwandhütte, a 1700 metri sul livello del mare, sotto la montagna più alta della Stiria, il Dachstein.

A tagliare per primo il traguardo oggi è stato Tony Longo (Wilier Force 7C), già vincitore delle edizioni 2015 e 2016 di questa gara. “Tony Longo oggi volava“, ha dichiarato l’austriaco Daniel Geismayr del team Centurion Vaude, vincitore della passata edizione e oggi terzo classificato dietro al compagno di squadra Markus Kaufmann.

Non ha tutti i torti Geismayr ad affermare questo, visto che Tony Longo è partito molto bene, arrivando per primo al punto di controllo King of the Mountain, seguito da Kaufmann e da Daniele Mensi.

L’atleta del Wilier Force 7C ha mantenuto questo ritmo fino al traguardo, tagliandolo con un vantaggio di ben 3 minuti e 46 secondi su Kaufmann, seguito dai compagni di team Geismayr e Jochen Käß.

Bene gli altri italiani in gara, con Luca Ronchi che transitava sul traguardo al 7° posto seguito da Cristian Cominelli, quindi Daniele Mensi 10°. Gli altri italiani: Martino Tronconi 12°, Stefano Valdrighi 17°, Elia Favilli 18°, Massimo Debertolis 23°, Michael Wohlgemuth 24°.

Un’atleta che conosce molto bene i tracciati dell’Alpen Tour Trophy è Christina Kollmann-Forstner. La biker austriaca oggi lo ha dimostrato ancora una volta dominando questa prima tappa, che ha conquistato con un vantaggio di oltre 7 minuti e mezzo sulla ceca Jitka Škarnitzlová. “Conosco davvero ogni metro qui e so esattamente cosa ci aspetta. Tuttavia, se stai lottando durante una tappa, sai anche quali e quante salite ancora ti attendono, il che può rendere il tutto molto difficile“, questo il commento della vincitrice.

In terza posizione la colombiana Angela Parra Sierra seguita dalla nostra Maria Cristina Nisi, che pur essendo alla sua prima esperienza in una marathon a tappe ha sfiorato il podio riuscendo a contenere il ritardo dalla vincitrice in soli 9 minuti e 18 secondi. Bene anche l’altra italiana in gara, Lorenza Menapace, classificata al 9° posto.

Domani la seconda tappa prevede una distanza di 61 km con 2800 metri di dislivello in salita.