Lo scorso anno ha conquistato entrambi i Campionati Italiani XC e Marathon Master, dimostrando che oltre ad essere una specialista del cross country è in grado di dire la sua anche nelle gare di lunga durata. Eloise Tresoldi rimane però fedele alle gare XC, anche se la vedremo nuovamente sulla griglia di partenza di qualche marathon importante, come ci spiega in questa intervista.

Età: 28.

Vive a: Canonica d’Adda (BG)

Musica preferita: nessuna in particolare, le piace un po’ tutto.

Hobby: oltre alla bicicletta adora le serie TV.

Percorso preferito: dove ha iniziato e imparato ad andare in mtb, ovvero i sentieri dell’Adda vicino a casa e il Monte Canto.

MTB-VCO: Ciao Eloise, i nostri lettori sono curiosi di sapere quando e perché hai cominciato ad andare in mountain bike.

Eloise Tresoldi: Come succede a tanti, ho iniziato per caso! Ho corso dai 17 ai 24 anni con le minimoto, poi un giorno mi era stato consigliato di andare in bici nel tempo libero perché sarebbe stata un’ottima preparazione per quello sport, così ho comprato una bicicletta economica (circa 300 euro), ma più pedalavo e più mi rendevo conto che mi stavo seriamente innamorando di questo nuovo sport, infatti nel weekend preferivo uscire in bici piuttosto che andare in pista e quindi ho dovuto prendere una decisione, siccome non riuscivo a fare entrambi gli sport mi sono trovata nelle condizioni di doverne scegliere uno e abbandonare l’altro, ovviamente la scelta che ho fatto è palese!

MBV: Qual è stata la tua prima gara e che risultato hai ottenuto?

ET: La primissima gara è stata la Marathon della Brianza “percorso corto” nello stesso anno che ho iniziato a pedalare. Ho corso da “non tesserata” e ricordo che era andata bene, ero arrivata seconda ma la prima era una junior professionista, successivamente ho iniziato nel 2015 con le mie prime gare ufficiali da tesserata FCI.

MBV: Il 2017 è stato un anno da incorniciare per te, visto che hai conquistato il titolo italiano sia in ambito XC che marathon. Quale delle due gare ti ha dato maggiore soddisfazione?

ET: Ovviamente entrambe, l’XC era il titolo che ambivo di più e al quale credevo nelle mie potenzialità, mentre il Marathon è stato qualcosa di inaspettato, non avevo mai fatto una marathon in vita mia e non pensavo nemmeno di “sopravvivere” ad una gara così lunga, avevo corso sperando almeno in un podio, ma non pensavo addirittura alla vittoria!

MBV: C’è  una gara dello scorso anno che invece ti ha deluso molto?

ET: Sì, delusioni ne ho provate, sia per gare gestite male in tecnica e astuzia, sia per momenti difficili con basse performance. La gara più deludente dell’anno scorso e che penso di non rifare mai più è stata la Marathon della Brianza “percorso lungo”. E’ stata la mia seconda marathon dopo la prima dell’Italiano in Val di Sole e sinceramente non avevo voglia di farla, però ero stata convinta a partecipare perché avendo vinto il titolo italiano in questa disciplina sarebbe stato bello presentarsi ad un’altra marathon col tricolore. In questa gara ho provato per la prima volta cosa vuol dire finire la benzina, mi sono ritrovata nell’ultima ora di gara senza energie e ho fatto una fatica terribile ad arrivare al traguardo, tanto da arrivare quasi ad odiare la bicicletta quel giorno e anche nei giorni successivi a quella disfatta. Da questa brutta esperienza ho imparato che se non si ha voglia di correre è meglio non farlo.

MBV: Se dovessi scegliere tra cross country e marathon, quale preferiresti?

ET: Sicuramente cross country, sia per durata che per tecnica di guida. Io preferisco gare non troppo lunghe e i giri lunghi mi diverto a farli nei weekend liberi ma non in gara. Quest’anno infatti farò solo due marathon, di cui l’ultima sarà il Campionato Italiano con l’Assietta Legend a Sestriere. Ho notato che non mi dispiacciono le granfondo, sono una via di mezzo tra le XC dove non si respira un secondo e le marathon dove si arriva stremati dopo oltre 4 ore, quindi le granfondo di circa un paio d’ore mi stanno piacendo sempre più.

MBV: Il 2018 è partito bene già nei primissimi giorni dell’anno con il Trofeo Autoghinzani, poi con il 2° posto alla Granfondo le Terre di Franciacorta e con i successi a Viadanica e alla Granfondo MTB Città di Brescia.

ET: Sì un inizio di stagione promettente è sempre di buon auspicio, comunque la condizione varia spesso durante la stagione, ci sono periodi buoni e periodi dove le sensazioni non sono molto belle, però quello che penso sempre e che mi aiuta a stare su di morale in qualsiasi momento è che a prescindere dal risultato tutto quello faccio è per pura passione, quindi se vado forte sono contenta ma anche se i risultati non dovessero arrivare io mi diverto lo stesso a pedalare e quindi finché si pedala col sorriso tutto il resto è un contorno.

MBV: Normalmente quanto tempo dedichi all’allenamento?

ET: Da ottobre a febbraio in settimana vado in palestra e la bici riesco a usarla solo nel weekend, mentre da marzo (al cambio dell’ora) fino a settembre esco anche in settimana nel tardo pomeriggio dopo il lavoro. Di norma faccio almeno 2 giorni di riposo che solitamente sono il lunedì e il venerdì, quindi concentro i miei allenamenti a metà settimana, circa 2-3 ore ad uscita o anche solo un’oretta se devo fare scarico!

MBV: Ci descrivi la bici che utilizzi in questa stagione?

ET: Quest’anno ho una nuova compagna di viaggio oltre alla solita. Oltre, infatti, alla Specialized S-Works Epic che prediligo in gare tecniche e non troppo lunghe, utilizzo anche la Specialized S-Works Epic Hardtail che preferisco usare nelle gare lunghe perché mi trovo meglio con una bici più leggera. La Hardtail va bene anche nelle gare più corte ma più scorrevoli e con poche parti tecniche.

MBV: Quali obiettivi ti poni per quest’anno?

ET: Quest’anno voglio riprovare a fare entrambi gli Italiani anche se il Marathon lo affronterò con lo spirito “tentar non nuoce” e come l’anno scorso non mi pongo l’obiettivo di vincerlo ma di “sopravvivere” a questi 90 km x 3000 mt didislivello, che non ho mai fatto in vita mia, ovviamente ce la metterò tutta ma sono consapevole che sarà una gara dove non ci devono essere pretese. Per l’Italiano XC, invece, partirò con uno spirito più ottimista e quindi mi troverete in griglia con il coltello tra i denti.

MBV: Grazie dell’intervista Eloise ed in bocca al lupo per questa stagione agonistica!