Nel 2008 Kona presentò la Four come evoluzione naturale del precedente modello Kikapu, full da cross country/trailride con 100 mm di corse.

La nuova Four, pur mantenendo invariate le corse ammortizzate (100 mm corrisponde a circa 4″, da cui il termine Four), presentava un telaio ridisegnato in modo particolare per quanto riguarda il tubo orizzontale, che assumeva un profilo curvato in modo da offrire una quota di standover più rilevante, particolarmente utile qualora fosse necessario scendere improvvisamente dalla sella nell’attraversamento dei passaggi più impegnativi.

Cambiavano, però, anche le quote geometriche, visto che la Four proponeva un angolo di sterzo leggermente più aperto ed un piantone più verticale, concedendo così una maggiore stabilità alle alte velocità, grazie anche al conseguente allungamento del passo, ed una migliore capacità nell’affrontare le salite più impegnative. Per contenere, poi, la riduzione di agilità causata dall’angolo di sterzo più aperto, la Four era dotata di un movimento centrale più basso. Una serie di aggiornamenti significativi, dunque, che giustificavano il passaggio dalla Kikapu alla Four.

La sospensione si basava ancora su uno schema a quadrilatero, con il fulcro principale posizionato tra forcellini e foderi superiori, tuttavia vedeva l’adozione di rocker-link più robusti a favore di una maggiore rigidità di insieme.

Oltre alla versione standard, in vendita al prezzo interessante di € 1.199, erano previsti anche gli allestimenti Deluxe a € 1.859 e Supreme a € 2.799, quest’ultimo con sospensioni Fox, ruote FSA, freni Hayes Stroker Carbon e trasmissione Shimano Deore XT/LX.

Geometrie

Taglie disponibili: XS-S-M-L-XL-XXL-XXXL
Orizzontale virtuale: 546-561-571-584-597-609-622 mm
Angolo sterzo: 68,8°
Angolo piantone: 73,5°
Altezza movimento centrale: 330 mm
Standover 719-739-752-767-780-802-828 mm
Tubo sterzo: 124-124-124-129-129-150-150 mm
Carro posteriore: 432 mm

Pro

La Four si faceva guidare con molta confidenza, grazie ad un ottimo bilanciamento dell’insieme.

Contro

Lo schema di sospensione adottato era spesso caratterizzato da fastidiosi ed indesiderati ondeggiamenti, pur adottando la piattaforma stabile di pedalata concessa dall’ammortizzatore.