Sono bastati pochi chilometri, circa 10 dei 63 previsti. Sono bastate le prime pendenze importanti a fare da trampolino di lancio, da pista di decollo, al “Mig Russo” che questa mattina è tornato a frecciare nel cielo di Garda scrivendo il suo nome nell’albo d’oro di questa sedicesima edizione della MTB Garda Marathon – GF Città di Garda. Alexey “Mig” Medvedev si è aggiudicato così per la terza volta nella sua carriera (2011/16/18) la marathon di Garda, e l’ha fatto alla sua maniera, staccando tutti, facendo il vuoto alle sue spalle sfrecciando lungo i sentieri e gli sterrati senza mai voltarsi se non dopo aver tagliato la linea del traguardo.
“Nelle prime battute di gara ho seguito Mensi che ha provato subito a fare il ritmo – ha commentato Aleksei Medvedev – poi appena la salita si è fatta più ripida ho provato ad allungare e sono rimasto subito solo”. Si racconta così la cronaca di questa ennesima entusiasmante edizione della marathon gardesana, quest’anno incorniciata da un parterre di campioni di caratura mondiale. Alle spalle del campione russo la lotta è rimasta aperta sino ai meno 30 all’arrivo. Prima ci hanno provato Mensi e Casagrande a chiudere, poi da dietro è rinvenuto un redivivo Longo che ai meno 20 dal traguardo è stato raggiunto dal compagno Cattaneo ed è stato gioco di squadra fino all’arrivo.
Medvedev taglia così solitario il traguardo posto sull’incantevole lungolago di Garda fermando il cronometro a 02:36:37. “Oggi Aleksei era troppo forte – ha detto Longo – più di così oggi proprio non potevo fare. Ne è venuta fuori una gara veloce e dura sotto ogni punto di vista. In gare come queste non ci si può permettere di distrasti, si rischia di sbagliare. Aver percorso gli ultimi chilometri con Jonny in un certo senso mi ha dato tranquillità, perchè ci saremmo aiutati a vicenda”. Soddisfatto il bergamasco Cattaneo che ritrova il podio a Garda lasciando alle sue spalle il colombiano Hector Leonardo Paez autore di una gara in crescendo, rinvenuto nel finale ai danni dell’estone Peeter Pruus.
Erano tra i grandi attesi di giornata, ma non hanno potuto nulla quest’oggi a confronto con l’elevato livello degli avversari. Il campione italiano Juri Ragnoli chiude in 12ª nonostante abbia provato più volte ad entrare nella bagarre in testa alla corsa. Il vincitore dell’edizione 2017, Daniele Mensi, scivola in 16ª posizione crollando nel finale andando a chiudere una sola posizione alle spalle del campione del mondo Alban Lakata: “Una gara bellissima – sono le parole dell’austriaco iridato – è la prima volta che vengo a correre qua, avevo bisogno di una gara in preparazione dell’europeo di settimana prossima e visto il livello del parterre credo sia stato un bel test, per tutti!”
Al femminile stoccata vincente della campionessa europea marathon in carica, l’austriaca Christina Kollmann che dopo un ora e mezza trascorsa in compagnia della lituana Sosna decide di alzare il ritmo ed andarsene in solitaria: “Non mi sono mai divertita tanto in una gara marathon – ha detto la Kollmann – mi è piaciuto tantissimo il tracciato, bella la location ed ottima organizzazione. Sono felicissima e molto fiduciosa per domenica prossima.” Più delusa la campionessa lituana che per il terzo anno consecutivo sale su un gradino del podio di garda, ma ancora una volta non quello più alto: “Sono un po’ delusa perchè questa vittoria non vuole arrivare – commenta Katazina – ho rivisto la preparazione in vista dell’europeo e forse oggi ho pagato un po’ i carichi di lavoro.” Ottimo bronzo per la giovane Jessica Pellizzaro che per pochi secondi vede sfuggire l’opportunità dell’argento. Chiude invece in 5ª posizione la campionessa italiana Maria Cristina Nisi sulla strada del recupero dopo l’intervento post infortunio: “Oggi era importante esserci e far bene per mettere altro allenamento nelle gamabe – ha commentato Maria Cristina – e correre a Garda è sempre bello e divertente quindi va bene così. Siamo solo ad inizio stagione e sono fiduciosa.”
Sul tracciato della Granfondo Città di Garda ad imporsi è invece Andrea Zamboni che chiude la sua gara con il tempo di 01:53:02 precedendo nell’ordine Emil Bardin e Luca Scarsetto. Al femminile vittoria per Elisa Cappellari davanti a Andrea Tesser e Debera Piana. Ma sul tracciato di 43km si sono decise anche le sorti del Campionato Nazionale ACSI che ha incoronato i suoi vincitori di categoria: Elisa Cappellari (DA), Adriana Grotti (DB), Renato Cecchetto (GE1), Riccardo Zanaboni (GE2), Simone Villa (JUN), Samuel Mazzucchelli (SEN1), Fabio BErtocchi (SEN2), Giampietro Garofolin (SGA), Pier Giacomo Pasinetti (SGB), Claudio Rizzotto (VET1) e Vittorio Grilli (VET2).
Si chiude così l’ennesima edizione da incorniciare per il team Velo Club del Garda diretto da Maurilio Cavalieri. Sfiorata quota 2000, un livello di atleti di caratura internazionale e ciò che più conta la soddisfazione dei bikers che ancora una volta hanno apprezzato l’intera macchina organizzativa, il tracciato e la splendida location: “Siamo molto soddisfatti, dobbiamo ammetterlo – commenta Cavallieri – questi sentieri, questa bellissima cittadina hanno un potenziale enorme e noi non facciamo altro che valorizzarlo. Grazie a tutti coloro sono venuti a divertirsi assieme a noi. Grazie a tutti i volontari, le associazioni e quanti hanno contribuito con il loro tempo e lavoro a rendere anche questa edizione indimenticabile.”
Prossima prova dlel’MTB Ahead Tour il 6 maggio con la Conca d’Oro Bike a Odolo (BS), che sarà valida anche per il Trek Zerowind MTB Challenge.
(Photo credits: Velo Club del Garda)