Con la 7^ ed ultima tappa appena terminata, la Grand Finale, si è conclusa questa edizione 2018 della Cape Epic. Gli atleti hanno affrontato un tracciato di 67 km con 2000 metri di dislivello e due salite particolarmente impegnative, oltre che per la pendenza anche per il fondo roccioso.

Oggi la partenza è avvenuta alle 8:00, un ora di ritardo rispetto al consueto per dare modo ai biker di riposare un po’ di più prima della tappa finale. Una tappa che si è presentata con una temperatura meno alta del solito, forse a causa di qualche pioggia che ha caratterizzato alcuni tratti del percorso. Daniel Geismayr (Centurion Vaude) prende subito il comando ma Kulhavy/Grotts (Investec Songo Specialized) lo inseguono.

Anche Lakata/Hynek (Canyon Topeak) allungano per non perdere contatto con i primi mentre Fumic/Avancini (Cannondale Factory Racing) hanno qualche difficoltà a mantenere il ritmo del gruppo di testa. Nel gruppo di testa ci sono anche Rabensteiner/Casagrande (Trek-Selle San Marco), spingono forte ed arrivano per primi al primo Water Point situato al 22° km, con 15 secondi di vantaggio sugli inseguitori.

Nessuno dei top rider si ferma al Water Point, tutti hanno fretta di raggiungere il traguardo finale. Rabensteiner/Casagrande oggi vanno veramente forte e giungono per primi anche al secondo Water Point, situato al 36° km. Dietro i due, con 14 secondi di ritardo, arrivano Lakata/Hynek seguiti da Kulhavy/Grotts e Guerra Carretero/Leao Pinto (Buff Scott). Rohrbach/Geismayr e Fumic/Avancini risultano staccati di quasi 2 minuti.

Hynek tenta l’attacco e si porta al comando seguito da Kulhavy e Grotts. Dietro a seguire Guerra Carretero/Leao Pinto e Rabensteiner/Casagrande. Ma Kulhavy/Grotts non ci stanno a rimanere dietro e all’inizio della salita superano Hynek e giungono al culmine della salita davanti al gruppo di testa. A seguire ci sono Rabensteiner/Casagrande, comincia la discesa e i due Trek-Selle San Marco superano Kulhavy e Grotts e si portano in testa.

Rabensteiner/Casagrande accumulano un vantaggio di 20 secondi sugli inseguitori e vanno a tagliare vittoriosi il traguardo di questa ultima tappa della Cape Epic, con un vantaggio di ben 48 secondi su Kulhavy/Grotts. In terza posizione Guerra Carretero/Leao Pinto seguiti da Lakata/Hynek.

La Cape Epic 2018 si conclude così con uno straordinario successo italiano in questa ultima tappa, la Grand Finale, con Fabian Rabensteiner e Michele Casagrande, del team Terk-Selle San Marco, che dopo diversi piazzamenti a podio sono riusciti ad ottenere anche una vittoria di tappa, forse la più importante visto che arriva dopo ben 8 giorni di gara.

Una giornata top, dall’inizio abbiamo attaccato per l’hotspot e abbiamo tirato dritto senza esagerare poi quando abbiamo visto arrivare il gruppo abbiamo recuperato un momento e poi nella discesa finale abbiamo attaccato ancora e siamo arrivati da soli all’arrivo. Vincere l’ultima tappa è stato molto emozionante. Voglio ringraziare tutto lo staff e tutta la squadra che non ci ha fatto mancare niente e anche a tutti quelli che da casa hanno tifato per noi“, questo il commento finale di Fabian Rabensteiner.

Giornata stupenda, eravamo stanchi alla partenza, ma non eravamo gli unici per fortuna. Sia io che Fabian avevamo ancora voglia di provarci e siamo partiti per cercare di ottenere quella vittoria che ci mancava, abbiamo attaccato sull’ultima discesa rischiando anche un po’ ma è andata bene ed ora possiamo dire che la nostra Cape Epic è stata ottima“, questo invece il commento di Michele Casagrande.

Per quanto riguarda gli altri italiani, Damiano Ferraro e Samuele Porro (Trek-Selle San Marco) concludono la tappa al 15° posto, Andrea Righettini chiude al 25° posto e Massimo Debertolis 27° assoluto e 2° nella categoria Master.

Damiano Ferraro: “Oggi era una grande occasione per noi. Sono rimasto davanti con Fabian e Michele per aiutarli in caso di necessità. Ci credevamo, è andata bene e siamo tutti contenti, non potevamo chiedere di meglio per finire questa corsa“.

Samuele Porro: “Sono arrivato stremato, ho dato tutto, ora è tempo di riposare e festeggiare lo storico risultato di Fabian e Michele. Infine un ringraziamento al mio compagno di squadra Damiano, nonostante tutti i problemi che ho avuto durante questa Cape Epic lui è sempre stato calmo e mi ha dato la giusta tranquillità. Già finirla in queste condizioni è stato un gran risultato“.

Andrea Righettini: “Tanta, tanta fatica. Le energie rimaste nel mio corpo per l’ultima tappa erano pressoché nulle. Infatti già dopo la partenza facevo fatica a tenere le ruote, tanta. Ho tenuto duro di testa e ho dato tutto quello che avevo. Il mio compagno mi ha aiutato molto e abbiamo chiuso in 25^ posizione. Felice di questa esperienza, non tanto per la mia forma attuale. Ora un po’ di riposo e poi tornerò più forte“.

Massimo Debertolis: “Oggi abbiamo cercato di controllare. Siamo stati tra i primi e poi nel finale non abbiamo rischiato, abbiamo fatto secondi di tappa e siamo riusciti a vincere la classifica generale. Una tappa finale non bellissima però abbiamo portato a casa il risultato, molto importante dopo le sfortune e le disavventure di giovedì“.

Primi 10 al traguardo:

Al termine di quest’ultima tappa la classifica generale decreta il successo finale di Kulhavy/Grotts, che chiudono vittoriosi con un vantaggio finale di 9 minuti e 38 secondi su Lakata/Hynek. A completare il podio Fumic/Avancini, con un ritardo di 13 minuti e 12 secondi.

Dietro le tre coppie, al quarto posto Guerra Carretero/Leao Pinto, seguiti da Rohrbach/Geismayr e dai nostri Rabensteiner/Casagrande, sesti classificati. Poco più dietro in classifica troviamo Damiano Ferraro e Samuele Porro 16°, quindi Andrea Righettini 20° e Massimo Debertolis 24° assoluto e che in coppia con Ondrej Fojtek conquista la vittoria finale nella categoria Master.

Primi 10 in classifica generale:

In campo femminile questa tappa finale è andata a Margot Moschetti e Raiza Goulao (PMRA/CST Racing), che sono riuscite ad interrompere il dominio di Annika Langvad e Kate Courtney, che oggi si sono accontentate del 4° posto, sufficiente comunque ad assicurare alle due atlete la vittoria finale.

Nella categoria Mixed, infine, Giuliana Massarotto e Carlo Campagnolo chiudono la tappa al 16° posto, concludendo la gara con il 15° posto finale.

Ancora dopo sei volte la Epic riesce a farmi emozionare, a strapparmi una lacrima di commozione all’arrivo. La #Untamed mette a dura prova te, il tuo fisico, la tua volontà, la tua resistenza e la tua pazienza. È una gara che odi mentre la fai ma che già ti manca alla vista del cartello 1 km. Quest’anno è stata la mia prima volta in Mixed Team e l’esperienza è stata senza dubbio positiva. Il mio compagno di squadra Carlo ed io siamo entrati in sintonia da subito comprendendo e vivendo il vero spirito della Epic: essere un team, aiutarsi e sostenersi a vicenda, pedalare insieme mettendo ciascuno le proprie qualità a favore della squadra per raggiungere un obiettivo comune #ConquerAsOne!“, questo il commento di Giuliana Massarotto a conclusione di questa gara.

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