Ormai manca veramente poco alla conclusione di questa edizione 2018 della Cape Epic. Si è appena conclusa la 6^ e penultima tappa, con i suoi 76 km e 2000 metri di dislivello. Una tappa che poteva sembrare breve, ma non sono mancate un po’ di salite impegnative, con una discesa particolarmente veloce nella parte più remota della valle Welvenpas.

Alle 7:00 gli atleti hanno lasciato il campo di Wellington per affrontare questa penultima tappa. Henrique Avancini (Cannondale Factory Racing) si porta subito all’attacco insieme ad Alban Lakata (Canyon Topeak).

Al km 22 c’è il primo Water Point e ci arrivano per primi Fumic/Avancini, davanti a Lakata/Hynek, Kulhavy/Grotts (Investec Songo Specialized), Platt/Huber (Bulls) e Rabensteiner/Casagrande (Trek-Selle San Marco).

Fumic/Avancini oggi sembrano proprio in gran forma. Mantengono alto il ritmo nel gruppo di testa ed arrivano primi anche al secondo Water Point, situato al km 36. Dietro ci sono Kulhavy/Grotts, Lakata/Hynek, Rabensteiner/Casagrande.

Sulla dura salita Green Mamba Kulhavy/Grotts portano l’attacco a Fumic/Avancini, guadagnando un buon margine di vantaggio sugli atleti Cannondale. Un po’ più dietro ci sono Lakata/Hynek e Guerra Carretero/Leao Pinto, che viaggiano con 50 secondi di ritardo e Rabensteiner/Casagrande a 1 minuto.

Il terzo ed ultimo Water Point è situato al 36° km. I primi ad arrivare sono Kulhavy/Grotts, con un minuto di vantaggio su Fumic/Avancini. A seguire arrivano Guerra Carretero/Leao Pinto, Lakata/Hynek e Rabensteiner/Casagrande.

Kulhavy/Grotts aumentano ancora il ritmo e si portano ad un minuto e mezzo di vantaggio su Fumic/Avancini, che ormai vedono tramontare le speranze di vittoria in questa tappa.

Il traguardo è vicino e Kulhavy/Grotts lo tagliano vittoriosi, con un vantaggio di 1 minuto e 6 secondi su Rabensteiner/Casagrande che nelle ultime battute sono riusciti a superare Fumic/Avancini e per un solo secondo guadagnano il secondo gradino del podio.

Un ottimo risultato per il team Trek-Selle San Marco, completato dal 10° posto di Damiano Ferraro e Samuele Porro. Per quanto riguarda gli altri italiani, Massimo Debertolis si conferma vittorioso tra i Master e Andrea Righettini chiude oggi in 23^ posizione.

Un altra super giornata per noi. Oggi abbiamo fatto un percorso molto bello, forse il più bello di questa Cape Epic. Gli Specialized anche oggi erano imprendibili, ma dietro la lotta è stata aperta e nell’ultima salita siamo riusciti a staccare i Canyon e i Buff Scott, rientrando sui Cannondale. A loro interessava la classifica generale quindi gli abbiamo dato una mano e siamo andati a tutta fino all’arrivo“, questo il commento di Fabian Rabensteiner a fine tappa.

Oggi era una tappa che si addiceva alle nostre caratteristiche, con continui su e giù e molti sentieri. Il problema è che gli Specialized non hanno punti deboli e infatti anche oggi hanno dimostrato la loro superiorità, noi ci dobbiamo accontentare di un altro secondo posto, ma abbiamo dato tutto! Domani se le energie rimaste saranno sufficienti per attaccare non ci tireremo indietro“, questo invece il commento conclusivo di Michele Casagrande.

Primi 10 al traguardo:

La classifica generale, quando manca una sola tappa al termine di questa marathon, vede sempre al comando Kulhavy/Grotts mentre in seconda posizione salgono Fumic/Avancini, staccati di 8 minuti e 26 secondi. In terza posizione scendono Lakata/Hynek. Con il secondo posto conquistato oggi Rabensteiner/Casagrande salgono in 6^ posizione.

Primi 10 in classifica generale:

In campo femminile Annika Langvad e Kate Courtney, dopo aver conquistato anche questa tappa sono sempre più vicine al successo finale.

Nella categoria Mixed, Giuliana Massarotto e Carlo Campagnolo hanno concluso oggi al 17° posto e mantengono la 16^ posizione in classifica generale.

Classifiche

Domani l’ultima tappa proporrà un tacciato di 67 km con 2000 metri di dislivello. La prima salita inizierà già verso il 3° km, ma non sarà ovviamente la sola.