Dopo il Prologo di ieri si inizia oggi a fare sul serio alla Cape Epic, con la prima tappa che si è appena conclusa. Una tappa impegnativa con i suoi 110 km e 1.900 metri di dislivello, con partenza ed arrivo ad Arabella Wine Estate, in cui gli atleti hanno percorso inizialmente gli sterrati intorno alle fattorie per poi iniziare ad affrontare le prime salite relativamente brevi con successive discese rocciose su single-track. Poco prima della metà della tappa li attendeva poi la salita più impegnativa della giornata, la Takkap Climb, che ha messo a dura prova gli atleti per le sue pendenze ed il fondo roccioso. Dopo la successiva discesa, poi, i biker hanno affrontato un’ultima impegnativa salita verso Skuilkraans di ben 14 km prima di affrontare poi una lunga discesa e gli ultimi tratti che hanno preceduto il traguardo.
Oggi la partenza è avvenuta alle 7:00, all’alba di una lunga giornata.
Dopo i primi duelli avvenuti lungo i tortuosi single-track si è cominciato a delineare il gruppo di testa, formato dai team Centurion Vaude, Buff Scott, Cannondale, Bulls, Investec Songo Specialized. Poi al primo Water Point arrivano davanti a tutti Manuel Fumic ed Henrique Avancini (Cannondale), seguiti da Alban Lakata e Kristian Hynek (Canyon Topeak) e Nicola Rohrbach e Daniel Geismayr (Centurion Vaude). Subito dietro il terzetto giungono Damiano Ferraro e Samuele Porro (Trek-Selle San Marco), con un ritardo di 30 secondi.
Fumic e Avancini vanno alla grande, mentre Nino Schurter e Matthias Stirnemann, più staccati, sembra che abbiano qualche problema. Poi Fumic e Avancini vengono ripresi da Jaroslav Kulhavy e Howard Grotts (Investec Songo Specialized) in gran rimonta, che arrivano per primi al secondo Water Point. Dietro di loro giungono Rohrbach e Geismayr seguiti da Francesc Guerra Carretero e Luis Leao Pinto (Buff Scott), quindi Fumic e Avancini. Rabensteiner e Casagrande sono 8° e primi tra gli italiani.
Al terzo Water Point i leader diventano Rohrbach e Geismayr, che precedono ora Guerra Carretero e Leao Pinto. Schurter e Stirnemann sono solo 6°, seguiti dalla coppia Jordan Sarrou e Victor Koretzky e da un Johnny Cattaneo in rimonta.
L’ultimo Water Point vede Rohrbach e Geismayr confermarsi leader davanti a Fumic ed Avancini, che sono risaliti di alcune posizioni per tentare di agguantare i leader.
Nel frattempo si sono avvicinati anche Kulhavy e Grotts mentre Rohrbach e Geismayr accusano un rallentamento. Sulla linea del traguardo si innesca un bel duello allo sprint con Fumic ed Avancini che riescono a stringere e superare Grotts passando davanti. Kulhavy intanto ha già tagliato il traguardo ma dal momento che viene conteggiato il tempo sul secondo atleta di ogni coppia, la vittoria è assegnata a Fumic e Avancini, vittoriosi davanti a Kulhavy/Grotts. Bel terzo posto per Fabian Rabensteiner e Michele Casagrande (Trek-Selle San Marco), che passano con circa 5 minuti e mezzo di ritardo dai vincitori.
Solo 28° Schurter e Stirnemann, con oltre 21 minuti di ritardo, che vedono ormai sfumare le proprie ambizioni alla vittoria finale.
“La tappa di oggi è stata dura, non avevamo il ritmo per stare davanti con le prime due coppie e per questo gli ultimi 40 km sono stato interminabili perché eravamo da soli poco avanti ad un folto gruppo, però abbiamo tenuto bene e abbiamo conquistato un ottimo terzo podio“, questo il commento di Michele Casagrande.
Primi 10 al traguardo:
Per quanto riguarda gli altri italiani, al 18° posto giungono Damiano Ferraro e Samuele Porro, quindi Andrea Righettini 24°, Massimo Debertolis 25° e 1° nella categoria Master, Johnny Cattaneo 59°.
Gli italiani al traguardo:
Dopo questa prima tappa la classifica generale vede al comando Fumic/Avancini con un vantaggio di 40 secondi su Kulhavy/Grotts. Fabian Rabensteiner e Michele Casagrande salgono al 7° posto, a 7 minuti e 48 secondi dai leader.
Primi 10 in classifica generale:
In campo femminile Annika Langvad e Kate Courtney (Investec Songo Specialized) ripetono il successo ottenuto nel prologo di ieri.
Nella categoria Mixed, infine, Giuliana Massarotto e Carlo Campagnolo hanno concluso al 18° posto.
La tappa di domani proporrà un tracciato di 106 km con 2.000 metri di dislivello. Non c’è una vera e propria lunga salita ma ci sarà una serie di salite che terranno comunque impegnati continuamente gli atleti. Successivamente i concorrenti dovranno affrontare un singletrack di 10 km per poi percorrere i tratti finali prima dell’arrivo al traguardo di Robertson.