E’ stato un sabato davvero intenso per il cross country internazionale con la prima prova di Coppa del Mondo XCO che si è svolta a Stellenbosch, in Sudafrica, a 50 km dal centro di Città del Capo. Il tracciato di gara, situato sulle pendici del monte Coetzenburg, misurava 4,4 km con 180 metri di dislivello a giro.

La gara Elite maschile si è sviluppata su una distanza di 7 giri ed ha riservato le prime sorprese già allo start, con lo svizzero Lukas Flueckiger che subito dopo il via ha rotto la catena ed ha dovuto percorrere gran parte del primo giro praticamente a piedi per guadagnare il box e consentire la sostituzione della catena. Nino Schurter si è portato subito al comando seguito dai due neozelandesi Samuel Gaze e Anton Cooper.

Il terzetto si è mantenuto compatto anche nel corso del secondo giro, ma Schurter e Gaze hanno deciso di allungare alzando il ritmo e transitando sul traguardo del 2° giro praticamente insieme ma con un vantaggio di 10 secondi su Van der Poel.

Schurter e Gaze hanno poi continuato a condurre la gara, con il francese Maxime Marotte che nel corso del 4° giro si è spinto in avanti, superando Gaze. Si è trattato, però, di una situazione provvisoria, perché Gaze ha poi ripreso a tallonare Schurter.

I due hanno continuato la gara in coppia per poi proporre il duello che tutti si aspettavano nelle ultime centinaia di metri che precedevano il traguardo, dove Gaze ha dato il massimo portandosi davanti e Schurter ha dovuto cedere al neozelandese, oggi in gran forma.

La domanda che ci si pone ora è se lo svizzero sia stato oggi beffato dall’utilizzo del tanto annunciato prototipo di cambio elettronico Sram, che magari abbia potuto creare qualche difficoltà all’atleta dello Scott-Sram Racing Team, già perché in poche decine di metri un pignone che arriva troppo tardi può fare la differenza. In ogni caso Gaze si gode oggi la sua vittoria in questa prima prova di Coppa del Mondo.

Subito dietro Schurter, a un solo secondo di distacco, un Maxime Marotte che oggi meritava probabilmente qualcosa di più del 3° posto. A completare il podio l’olandese Mathieu Van der Poel ed il francese Titouan Carod.

Veniamo ora agli italiani, anche se per trovarne uno dobbiamo scorrere purtroppo la classifica fino al 23° posto, con Andrea Tiberi che oggi si è sempre mantenuto entro i primi 20, concludendo poi a 3 minuti e 51 secondi dal vincitore. Poco più dietro troviamo il suo compagno di team Gioele Bertolini 28° e autore oggi di una bella rimonta dal 68° registrato al 1° passaggio, quindi Marco Aurelio Fontana 31° e mai oggi tra i primi 20, Gerhard Kerschbaumer 42° e con qualche difficoltà dopo essere transitato con il 19° posto al 1° giro, Mirko Tabacchi 50°, Samuele Porro 52° e protagonista di una bella gara in rimonta dall’89° posto considerato anche che il cross country non è la sua disciplina, Nadir Colledani 53°, Michele Casagrande 59°, Fabian Rabensteiner 60°, Daniele Braidot 68°, Lorenzo Samparisi 70°, Andrea Righettini 82°, Edoardo Bonetto e Mattia Setti rispettivamente 84° e 85° e staccati di un giro. Ritirato Luca Braidot.

La gara riservata alle donne Elite si è svolta su una distanza di 6 giri ed è stata caratterizzata da un duello entusiasmante tra la danese Annika Langvad e la francese Pauline Ferrand Prevot. Allo start la francese è partita a razzo seguita a ruota dalla danese. Le due transitavano al traguardo del primo giro praticamente insieme, con la Ferrand Prevot leggermente davanti.

Nel corso del 2° giro, però, le posizioni si invertivano, con la Langvad che passava al comando seguita dalla Ferrand Prevot e dall’olandese Anne Tauber.

Un errore, però, costringeva la Langvad a rallentare a favore della Ferrand Prevot, che si riportava al comando nel 3° giro, mantenendolo anche in quello successivo ma Annika Langvad ben presto faceva sentire il fiato sul collo della francese, superandola nel corso del 5° giro e mantenendo la leadership della gara fino al traguardo, che tagliava con un vantaggio finale di 13 secondi su Pauline Ferrand Prevot.

In terza posizione transitava Anne Tauber con una gara costante.

Completano il podio la tedesca Helen Grobert e la polacca Maja Wloszczowska.

Eva Lechner, unica italiana in gara, ha concluso al 17° al termine dopo aver rimontato dalla 34^ posizione.

Tra gli Under 23 maschili è stato un dominio del norvegese Petter Fagerhaug, nonostante al termine del 1° giro transitasse al comando il neozelandese Ben Oliver.

Fagerhaug, infatti, è riuscito nel corso del 2° giro a passare Oliver e a portarsi al comando, mantenendolo fino al traguardo dei 6 giri, che ha tagliato con un vantaggio di 1 minuto e 6 secondi su Oliver.

In terza posizione è giunto il francese Neilo Perrin Ganier, davanti ad uno straordinario Simon Andreassen, che nonostante sia stato vittima di una brutta caduta nei giorni scorsi si è presentato comunque alla partenza di questa gara, duellando con i primi fin dai primi giri.

Il miglior italiano è stato Alessandro Naspi, che dopo una partenza nelle retrovie si è reso protagonista di una rimonta entusiasmante che al 3° giro lo vedeva transitare addirittura in 7^ posizione, per poi perdere qualcosa nell’ultimo giro quando era 8°, tagliando il traguardo al 15° posto finale.

A seguire nella classifica finale troviamo Juri Zanotti 23°, Alessio Agostinelli 33°, Francesco Bonetto 35°, Dominique Sitta 43°. Ritirato Edoardo Xillo.

Anche tra le donne Under 23 la gara si è decisa fin dal secondo dei 5 giri in programma, con una partenza che ha visto portarsi subito al comando la britannica Evie Richards, mentre subito dietro di lei transitavano la danese Malene Degn e la svizzera Sina Frei.

Già nel giro successivo, però, la Degn sferrava l’attacco superando la Richards e portandosi al comando davanti alla Frei, che nel frattempo era riuscita anch’essa a superare la Richards in evidente difficoltà, visto che veniva passata anche da Helene Clauzel.

A questo punto Malene Degn ha cominciato ad allungare mantenendo il comando della gara senza difficoltà fino al traguardo, che ha tagliato con un vantaggio finale di 27 secondi su Sina Frei. In terza posizione, intanto, risaliva Evie Richards, a 48 secondi di distacco dalla vincitrice.

Chiara Teocchi, migliore italiana oggi, è riuscita ad entrare nella top 10 concludendo la gara al 7° posto, a 3 minuti e 16 secondi dalla vincitrice, al termine di una gara che l’ha vista in costante crescita. Poco più dietro troviamo Martina Berta al 12° posto, che dopo un entusiasmante inizio gara che l’ha vista transitare al termine del 1° giro al 5° posto, ha avuto poi qualche difficoltà a mantenere il ritmo, non riuscendo ad entrare quindi nella top 10.

Il prossimo appuntamento è in programma per il 19-20 maggio ad Albstadt, in Germania.